Regione, il nuovo Piano dei trasporti a favore dell'ambiente e della sicurezza

Negli ultimi dieci anni la mobilità è cambiata e la Regione Piemonte si propone di delineare le linee guide di sviluppo nel settore. Attraverso l'adozione del nuovo Piano regionale della mobilità e dei trasporti, si tenterà perseguire un obiettivo in particolare: coniugare cioè una visione di ampio respiro con le emergenze e i problemi quotidiani che riguardano la mobilità delle persone in un'ottica di miglioramento delle condizioni ambientali, di efficienza economica e di sicurezza.

E di integrazione fra trasporto ferroviario e quello metropolitano. L'ultimo piano strategico della Regione risale alla fine degli anni 70: questo nuovo è un piano a lungo termine, con un orizzonte temporale ampio che va fino al 2050. "Verrà ridefinito un disegno strategico  a ha detto il presidente della Regione Sergio Chiamparino - entro il quale stabilire gli interventi settoriali. Due gli ambiti sui quali si lavorerà: quello delle grandi opere e quello relativo alla rete di trasporti che già esiste".

La posizione strategica del Piemonte, attraversata da due dei principali corridoi europei, quello Mediterraneo e il Rhone-Alp, con il completamento delle opere del Terzo Valico dei Giovi e del Traforo della Torino-Lione, proietteranno la regione al centro dei traffici merci internazionali. 

"Il Piano regionale ha alle spalle un grande lavoro di ascolto dei principali stakeholders del sistema trasportistico piemontese - ha detto l'assessore ai Trasporti Francesco Balocco - e del coinvolgimento delle competenze accademiche quali il Politecnico di Torino". Il Piano regionale della mobilità e dei trasporti attualmente è in fase di valutazione: " Proporremo alle province e ai comuni di condividere il documento - ha detto Chiamparino - poiché è evidente che le istituzioni, su un tema così importante che va a impattare sulle vite dei cittadini, non possono andare in ordine sparso".