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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Centro / Via Gioachino Rossini

I cittadini contro il Comune per impedire la vendita della Cavallerizza Reale

La petizione, presentata questa mattina, chiede al consiglio comunale di restituire lo storico complesso architettonico ai cittadini

Sono in 372 i cittadini torinesi che chiedono al consiglio comunale di bloccare l'asta che riguarda la vendita della Cavallerizza Reale. La petizione è stata presentata questa mattina e si riferisce al grande complesso storico considerato dal 1997 dall'Unesco patrimonio dell'umanità e situato nel salotto di Torino, nella zona compresa fra i Giardini Reali, il Teatro Regio e l'Auditorium di via Rossini.

I firmatari chiedono in particolare che l'immobile, disegnato nel 1673 dall'architetto Amedeo di Castellamonte e dove ebbe sede la Reale Accademia militare dei Savoia, resti di proprietà pubblica conservando quella valenza socio-culturale tipica del luogo di aggregazione.

Viene anche chiesto che il futuro dello stabile venga deciso insieme ai cittadini attraverso processi di gestione partecipativa senza fini di lucro. "I lavori inevitabili di ristrutturazione degli edifici che costituiscono la Cavallerizza Reale -  suggeriscono infatti i firmatari della petizione - se condotti in regime gestionale di bene comune potrebbero comportare un notevole risparmio economico rispetto alle riqualificazioni edilizie convenzionali".     

Se negli anni 80 si era ipotizzato per la Cavallerizza la realizzazione di un "Distretto culturale", questo - recentemente e almeno in parte - è già avvenuto. Il suo interno infatti, grazie alle centinaia di attività teatrali, musicali, cinematografiche e ai laboratori organizzati nella piazza delle Arti, è diventato un luogo vivo che ha permesso a molti torinesi, ignari del tesoro architettonico e storico racchiuso nel centro di Torino, di scoprire il cuore pulsante della cittadella che fu il centro militare di comando dei Savoia.

Dopo l'abbandono del Teatro Stabile che ha occupato i locali inferiori fino al dicembre del 2013, la Cavallerizza era stata lasciata a se stessa: solo nel maggio del 2014 un gruppo di cittadini - noti come "Assemblea Cavallerizza 14:45" - di fronte alla possibilità della vendita dell'immobile da parte del comune, ha occupato i locali proprio per restituire il complesso alla cittadinanza.

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