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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"Verrete assunti entro...", Paolo Damilano e quella promessa elettorale che ora deve mantenere

L'arcivescovo Nosiglia gli chiederà un incontro

Una promessa è sempre una promessa, anche se fatta in campagna elettorale quando le parole possono sfuggire al controllo di chi le dice e, a mesi di distanza, possono diventare talmente volatili da dissolversi nell'aria. In alcuni casi però le promesse non riescono proprio a svanire e rimangono sospese perché toccano questioni che pesano quanto macigni. 

È il caso di quel che è accaduto il 9 ottobre scorso in piazza Castello quando Paolo Damilano, in quel momento impegnato nella campagna elettorale per il ballottaggio, incontra i lavoratori delle ex Embraco di Riva di Chieri. A loro dice poche parole che fanno tanto rumore: "Entro giugno 2022 che io diventi sindaco o no, vi garantisco di riuscire a ricollocarvi anche grazie a quelli che sono gli impegni presi dal ministro Giorgetti". 

Parole perentorie, senza un cenno di incertezza, alle quali ne fa seguire altre: "Io non sono il sindaco imprenditore che mette su una fabbrica, ma grazie alle mie relazioni, ai miei amici imprenditori e a tutta la rete di imprenditori che ho entro il giugno del 2022 mi impegno a ricollocarvi tutti quanti". 

A meno di due mesi dalla scadenza della cassa integrazione quelle parole tornano alla mente, soprattutto vista la persistente incertezza sul futuro del progetto di rilancio del sito produttivo. Molto impegnato sul tema è l'arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, che nei giorni scorsi ha avuto un incontro con il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, e che adesso si presta a chiedere un nuovo incontro, ma questa volta a Paolo Damilano. 

"Sono ben contento se riesce a fare quello che ha dichiarato", spiega Nosiglia, "Sarò contento di incontrarlo per parlare di questa soluzione, gli chiederò un incontro. Lui ha una grossa esperienza ed è anche molto vicino al ministro". Quello che Nosiglia potrebbe chiedere a Damilano è di dare corso a quella promessa, magari sollecitando l'impegno di quella rete di imprenditori alla quale aveva fatto appello in campagna elettorale. 
 

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