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Tre morti nel crollo della gru, Alberto Cirio: “Tragedia evidenzia il punto debole di un sistema che dobbiamo rendere sicuro”

Con il Piano nazionale ripresa resilienza (Pnrr) in Piemonte e in Italia si apriranno centinaia di cantieri edili

“Parliamo di intelligenza artificiale, di idrogeno, di tecnologie capaci di portarci nei punti più lontani dello spazio. E poi ti alzi al mattino per andare al lavoro e invece vai a morire. A pochi passi dalla tua vita, dai tuoi affetti più cari. Non è pensabile, non è accettabile”. È quanto dichiara Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, il giorno dopo il crollo della gru in via Genova a Torino che ha causato la morte di tre operai: il 20enne torinese Filippo Falotico e i milanesi Marco Pozzetti di 54 anni di Carugate e Roberto Peretto di 52 anni di Cassano d'Adda.  

Cirio punta poi l’attenzione sul settore edile e sui cantieri che verranno aperti nei prossimi anni: “Molti degli incidenti sul lavoro avvengono nel settore edile. Il Pnrr (Piano nazionale ripresa resilienza, ndr) porterà in Piemonte e nel nostro Paese migliaia di cantieri. Questa tragedia enorme, con tutte quelle che abbiamo contato negli anni, evidenzia il punto debole di un sistema che dobbiamo fare in modo di rendere sicuro”. 

“Perché il lavoro è un bisogno, è un diritto. E morire per il primo articolo su cui si fonda la nostra Costituzione, in una Italia orgogliosa di essere moderna e democratica, è sintomo di qualcosa di grave e profondo che abbiamo il dovere di affrontare insieme”, conclude il presidente della Regione Piemonte.

Tragedia di via Genova a Torino, parla il comandante provinciale dei vigili del fuoco (video)

Fns Cisl Piemonte: "Fermare subito questa strage infinita!”

 “A nome delle donne e degli uomini che rappresentiamo e che operano tutti i giorni per la sicurezza e il soccorso delle persone, esprimo il cordoglio e la vicinanza della Federazione della Sicurezza della CISL Piemonte ai familiari dei tre lavoratori deceduti nella sciagura avvenuta ieri a Torino. Per chi svolge la nostra professione, quella del vigile del fuoco, ogni volta che accadono fatti così tragici è come se un pezzo di ognuno di noi andasse via con chi ci ha lasciati. È in quel momento che troviamo le energie per svolgere la nostra missione, recuperando le salme, dare conforto a chi rimane e cercare di fornire risposte a chi giustamente le pretende per accertare responsabilità e impedire che certe situazioni debbano ripetersi”. Lo afferma Roberto Bombara, il reggente della Fns Cisl Piemonte (la federazione nazionale della sicurezza della Cisl). “Riteniamo essenziale che quelle risposte siano fornite ed è con la capacità e la professionalità dei Vigili del Fuoco di Torino che siamo certi verrà fatta chiarezza sull'accaduto. Riteniamo però doveroso in questo momento di dolore rinnovare l’invito a chi ha il potere di decidere che siano presi idonei provvedimenti nel campo della sicurezza e prevenzione sul lavoro”, conclude Bombara della Fns Cisl Piemonte.
 

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