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Olimpiadi 2026, la chance del Piemonte: fare la pista da bob in Veneto costa troppo

Da qui la proposta del consigliere del Partito Democratico, Daniele Valle, di proporre Cesana per i giochi di Cortina e Milano dopo che qualcuno aveva ipotizzato di spostare le gare in Austria

"Proviamo a rimettere in campo il Piemonte e Cesana per le Olimpiadi del 2026". La nostra regione potrebbe infatti non essere completamente fuori dai giochi. A sostenerlo è Daniele Valle, consigliere regionale del Piemonte e nome papabile per la corsa alla presidenza del Piemonte nel 2024. A favorire - sembra strano dirlo, ma è così - il nostro territorio potrenne essere il caro materiali. Contattato dalla redazione di Torino Today, Valle ha spiegato perché il Piemonte potrebbe avere la sua chance.

Il Veneto infatti potrebbe essere in difficoltà nella realizzazione della pista da bob. A certificarlo una lettera che il presidente Zaia inviò a ottobre a Cio, Coni e ministero dello Sport, nella quale chiedeva chiarimenti sulla qualificazione dell'impianto. Il governatore veneto avrebbe ricevuto rassicurazioni e almeno sulla carta la questione sarebbe rientrata, ma i numeri raccontano un'altra realtà che potrebbe fare al caso del Piemonte. 

"I costi dell'operazione in Veneto sono esplosi: il Governo ha messo 60 milioni di euro, poi il Veneto è intervenuto con altri 20 milioni di euro e pare che comunque questi soldi non bastino", spiega Valle, "Il Piemonte, proponendo Cesana, risponderebbe a un'esigenza vera". Un'esigenza vera per la quale si stava addirittura meditando a una soluzione clamorosa, ovvero il trasferimento in Austria delle gare olimpiche di bob previste nel 2026 in Veneto.  

"Noi abbiamo delle stime di 'Fondazione 20 marzo 2006' che dicono che per rimettere a posto la pista di bob di Cesana ci vorrebbero circa 15 milioni di euro, fossero anche 20 per via del caro materiali sarebbero comunque sempre molti meno di quelli previsti in Veneto", continua Valle, "In questo modo si risponderebbe anche a una delle questioni lasciate aperte dalle Olimpiadi del 2006, ovvero la presenza in valle di una pista che in questo momento è abbandonata". 

Cosa fare dunque? "Adesso è la Regione Piemonte che dovrebbe mettersi in mezzo per fare la proposta. Faccio due conti: il Veneto potrebbe tenersi i 20 milioni di euro; dei 60 milioni stanziati da Roma il Piemonte potrebbe prenderne la metà per adeguare la pista di Cesana e il Governo potrebbe trattenere per sè i 30 milioni di euro che andrebbero risparmiati. Si guadagna tutti". Sarebbe anche un messaggio politico da destinare ai cittadini che in un momento di difficoltà vedrebbero razionalizzate le risorse economiche dello Stato e non le vedrebbero sprecate.  

"Il punto è capire se non ci sia una preclusione di Lombardia e Veneto a che si svolga qualcosa in Piemonte", dice Valle, "Se si arriva a ipotizzare di preferire l'Austria vuol dire che potrebbe esserci il timore di ridurre la visibilità delle due regioni". 

Da qui la proposta del consigliere del PD: "Il tema non è mettere il cappello su questa operazione. Io sto sollecitando il presidente Cirio per chiedergli di portare avanti un'operazione di sistema che ci veda tutti insieme. Un'alleanza per il bene del Piemonte". 

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