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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Olimpiadi 2026, Matteo Salvini sceglie Torino: se si risparmia "male non fa"

L'Oval del Lingotto potrebbe ospitare le gare di pattinaggio, ma Lombardia e Veneto starebbero facendo resistenza

La telenovela olimpica si arricchisce di una nuova puntata. In questo episodio a interpretare la parte del protagonista è Matteo Salvini, il ministro delle Infrastrutture, che in qualche modo risponde a quanto detto alcuni giorni dal governatore della Lombardia, Attilio Fontana

Il presidente lombardo lo scorso 26 gennaio aveva chiuso a un coinvolgimento di Torino nelle prossime Olimpiadi invernali che si terranno a Milano e Cortina nel 2026. Il Piemonte dovrebbe entrare in scena per sostituire il Comune trentino di Baselga di Pinè che avrebbe dovuto ospitare il pattinaggio. Fontana però parlando con i giornalisti ha spiegato che Lombardia e Veneto stanno pensando a un piano B che non prevede l'utilizzo dell'Oval del Lingotto. Questo per una questione di orgoglio, ha spiegato il governatore lombardo. 

Evidentemente però le sue parole non hanno convinto del tutto Matteo Salvini che questa mattina - domenica 28 gennaio - è tornato sulla questione: "Ne parlavo con Fontana", ha detto Salvini, "Se in Lombardia, Veneto, Trentino hanno la disponibilità e i soldi per il pattinaggio bene, altrimenti c'è sempre la disponibilità di Torino e del Piemonte". Poi ha aggiunto: "Una struttura con i canoni olimpici costa decine e decine di milioni di euro e, visto il momento economico che vive l'Italia, è un investimento importante. Quindi se c'è qualcosa di già pronto dal mio punto di vista di amministratore pubblico, male non fa". 

Torino questa volta nell'eterno conflitto con Milano trova dunque un alleato inaspettato in Matteo Salvini. 

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