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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Olimpiadi 2026, Malagò chiude ancora a Torino e al Piemonte

Ma il governatore Cirio non demorde

In numero uno del Coni chiude ancora a Torino e al Piemonte. L'argomento Olimpiadi 2026 è tornato alla ribalta lunedì 16 settembre a Druento, in occasione della presenza del presidente Giovanni Malagò all'inaugurazione della Scuola di ballo per persone con disabilità di Virginia Di Carlo. E Malagò non ha, almeno per il momento, mostrato segni di apertura al Piemonte che con il governatore Alberto Cirio sta cercando di rientrare in corsa con i suoi impianti.

A chi gli ha chiesto se per Torino e la nostra regione ci sono speranze per ospitare qualche disciplina, ha risposto: "Sarei molto scorretto e molto poco serio se dicessi di sì- ha affermato - Al momento abbiamo vinto una competizione presentando un dossier, il 24 giugno, con due candidature - sottolinea - Se a distanza di due mesi uno inizia a dire 'sposta quello metti quello' non è serio, a meno che non ci siano elementi oggettivi che a questo momento non esistono. Poi - ha concluso - è un discorso che riguarda tutti quanti insieme".

Tuttavia il presidente del Piemonte Cirio non demorde. La Regione si è infatti offerta per ospitare due discipline sperimentali che non assegnano medaglie: Sci alpinismo e Chilometro lanciato: "Non le toglieremmo a nessuno perchè nessuno si è ancora offerto di accoglierle - ha spiegato il governatore - e ciò arricchisce notevolmente il nostro dossier. Questo dà la possibilità a noi di mettere a disposizione impianti efficienti e al paese di risparmiare risorse, in un momento in cui ce ne sono poche. Attualmente  non ci sono particolari novità ma ho parlato sia con Fontana che con Zaia (presidenti di Lombardia e Veneto, ndr) e che credo ci siano margini per essere fiduciosi".
 

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