rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Centro / Piazza Castello

Università, blitz in Regione degli studenti contro il caro mense

Nuova manifestazione degli studenti contro l'assessora regionale al diritto allo studio Elena Chiorino

Blitz questa mattina - lunedì 7 novembre - degli studenti universitari contro l'assessorato al diritto allo studio della Regione Piemonte. I ragazzi e le ragazze hanno affisso alla targa degli uffici regionali la lettera che l'assessora Chiorino ha consegnato loro due settimane fa. Una lettera contestata dai manifestanti e anche da alcuni esponenti dell'opposizione in consiglio regionale. 

Il tema dello scontro è quello dell'innalzamento dei prezzi delle mense universitarie da parte di Regione Piemonte ed EDiSU. "Da settimane come studenti e studentesse dei poli universitari di Torino ci stiamo mobilitando per fermare l’aumento dei prezzi delle mense EDiSU", scrivono gli studenti in una nota, "Nel mese di novembre entreranno in vigore aumenti del costo dei pasti fino al 45%, che potranno incidere 50 euro al mese sulle spese di chi mangia in mensa". 

"Se EDiSU sostiene che si tratti di pochi decine di centesimi a pasto, la realtà è che 50 euro mensili possono essere fondamentali per noi studenti che siamo costretti quotidianamente a confrontarci con una realtà in cui i prezzi degli affitti aumentano vertiginosamente (oltre il 40% in più su Torino negli ultimi 2 anni); cercare un lavoretto per poter sostenere le spese senza essere sfruttati o sottopagati è sempre più difficile. In questo contesto non accettiamo di poter subire aumenti in uno degli ambiti che riguardano le minime esigenze quotidiane", continuano.  

Poi l'attacco all'assessora che due settimane fa fece pervenire agli studenti una lettera che anche oggi viene duramente contestata. In quella lettera l'assessora parlò di 'dirittismo' e scrisse agli studenti "imparate a vivere nel mondo reale fatto di persone che lavorano". Gli studenti oggi in una nota scrivono: "All’assessora vogliamo rispondere che conosciamo bene il mondo reale e tutte le sue contraddizioni, proprio per questo noi a lavoro dobbiamo andarci per poter campare, a differenza sua che da quanto risulta dal sito istituzionale della regione registra il 47% di assenze in consiglio regionale. Per questo non accettiamo paternalismo o lezioni di vita da chi vive sulle spalle dei soldi della collettività e si prende anche il lusso di non presentarsi il consiglio regionale". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Università, blitz in Regione degli studenti contro il caro mense

TorinoToday è in caricamento