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Nuovo Maria Vittoria, sulla Pellerina scatta il braccio di ferro dei 'non detto': a che punto siamo

Scontro a distanza tra la Regione Piemonte e il Comune di Torino

Qualcosa sembra essersi inceppato nel meccanismo che avrebbe dovuto portare in tempi brevi alla progettazione del nuovo ospedale Maria Vittoria. Nelle ultime settimane sulla sua collocazione nel parco della Pellerina non vi è stata alcuna frenata ufficiale, ma la dialettica politica sta portando a pensare che non a tutti piaccia quella soluzione. 

Se dopo le parole dell'ottobre scorso di Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, e Stefano Lo Russo, sindaco di Torino, qualcuno aveva dato per scontato che il nuovo ospedale potesse sorgere alla Pellerina, a oggi alcuni dubbi sorgono. Da una parte c'è la Regione Piemonte che in più occasioni ha ribadito che delle aree proposte dal Comune quella della Pellerina appare la più opportuna; dall'altra c'è la maggioranza comunale che - mettendo le mani avanti - ha spiegato che prima di dare il via libera deve essere analizzato nei minimi dettagli il progetto, comprese le sue eventuali compensazioni ambientali. Questo in un contesto che tutti giudicano emergenziale

Così arriviamo all'ultima puntata dell'ennesima telenovela in salsa torinese. Tutto ha inizio in consiglio regionale quando Luigi Icardi rispondendo a un'interrogazione dice che la Regione ha commissionato uno studio di dimensionamento del nuovo ospedale Maria Vittoria e provveduto a individuare i finanziamenti necessari alla realizzazione della nuova struttura. 

Poi Icardi ha spiegato quel che già sappiamo, ovvero che la Pellerina è l'area più idonea per Regione e Asl Città di Torino, ma è nelle ultime tre righe che arriva il colpo che butta nuovamente la palla nella metà campo della Città: "A oggi, si è in attesa di un pronunciamento ufficiale da parte del Comune per avviare l’interlocuzione tecnica e commissionare lo studio di fattibilità con procedure ad evidenza pubblica".

Dunque, secondo Icardi, se il progetto è fermo è colpa della Città di Torino, questo nonostante l'urgenza urlata ai quattro venti. Il Comune però non ci sta e, come in una serrata partita di tennis, rispedisce a stretto giro la palla all'assessore regionale. A scendere in campo Jacopo Rosatelli, dell’assessore al welfare del Comune di Torino. 

"L'assessore Icardi oggi in Consiglio regionale si è riferito a uno studio sul dimensionamento del nuovo Maria Vittoria che alla Città di Torino non è ancora pervenuto", spiega Rosatelli, "A oggi non conosciamo ancora quale sia il piano di interventi sanitari che la Regione ha in mente per la nostra città, né quale destino futuro immagina per l'attuale ospedale. Consapevoli dell'importanza e dell'urgenza di procedere nell'esclusivo interesse della salute dei torinesi, siamo noi a sollecitare la Regione a dire cosa ha in mente, e in base a quali analisi, in maniera tale da poter condurre nella Conferenza socio-sanitaria cittadina, insieme all'Asl, le opportune valutazioni circa collocazione, funzione e profilo del nuovo ospedale". 

La sensazione - ma questa è solamente un'ipotesi - è che non piaccia a tutti l'idea di collocare il nuovo ospedale Maria Vittoria dentro la Pellerina, ma che sia difficile sottrarsi a una scelta che fino a qualche mese fa sembrava quasi essere stata assunta. 

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