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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Nuovo ospedale alla Pellerina, la maggioranza in Comune frena: "L'area non è già scelta"

Ma PD, Sinistra Ecologista, Moderati e Torino Domani spiegano che davanti a un progetto della Regione chiaro e con coperture finanziarie precise non faranno una battaglia ideologica

Avete presente le partite a scacchi? Quelle difficili, che si vedono nei film in televisione e che possono durare anche ore? Beh, la proposta di mozione che è stata presentata dai gruppi consiliari di maggioranza del Comune di Torino sul nuovo ospedale Maria Vittoria, pare proprio una mossa di una di queste partite. Adesso il prossimo pezzo lo dovrà muovere la Regione Piemonte. 

Il testo proposto da Partito Democratico, Sinistra Ecologista, Moderati e Torino Domani non chiude a nulla. Anzi, anche su un punto tanto controverso come quello della ubicazione della nuova struttura su una parte del parco della Pellerina, i partiti della maggioranza sembrano aver trovato una quadra. Questo perché nessuno possa pensare di fare marcia indietro nell'edificazione di un complesso ospedaliero che la città aspetta da tanto. Messaggio assolutamente non velato alla Regione. 

"Abbiamo visto il presidente della Regione inaugurare ospedali in giro per il Piemonte, vorremmo vederlo con noi sul territorio a dire questo è il progetto dell'ospedale di zona ovest", spiega Nadia Conticelli, capogruppo del PD in Comune, "È naturale che in maggioranza ci siano sfumature di visione, ma noi con questo documento vogliamo dire alla Regione che se è vero che il progetto è in una fase avanzata e che se l'area prescelta è quella, a noi va bene purché vadano avanti. Non poniamo problema. La Regione faccia quel che deve fare, ma non dica che non fa l'ospedale di Torino perché il consiglio comunale si oppone. Se c'è il progetto e ci sono i soldi, noi saremo lì a dare la prima picconata". 

Parole chiare che tradotte dal politichese all'italiano vogliono dire che in maggioranza in Comune ci sono dubbi su quanto annunciato da Alberto Cirio nelle settimane scorse. Dubbi che nei fatti riguardano le coperture finanziarie: "Il tema delle coperture finanziarie è dirimente altrimenti parliamo solamente di continui annunci", spiega Raffaele Gallo, capogruppo del PD in consiglio regionale, "Noi vogliamo che in città parta un nuovo ospedale. Però la Regione ci deve mettere i soldi, perché altrimenti parliamo solo di aria fritta". Il PD infatti sostiene che non sia chiaro dove la Regione intenda prendere i soldi per lo studio del progetto dell'ospedale. 

Ed è così che al momento anche il tema di dove fare l'ospedale - ovvero nel parco della Pellerina - pare prematuro. O almeno questo è quel che sostiene Alice Ravinale di Sinistra Ecologista: "Dire che l'area è già scelta significa anticipare i tempi", osserva, "Il progetto che sui giornali viene dato come in itinere è invece in una fase preliminare". E in questa fase si devono tenere in conto gli interessi di tutti: del sistema sanitario, dei cittadini e dell'ambiente. Sorge così un secondo tema di non secondaria importanza, quello delle compensazioni. 

"Noi chiediamo che le compensazioni siano previste nel progetto ed esplicitate", spiega Nadia Conticelli, "Ritengono che l'area migliore sia quella? Ok, entriamo nel merito di come sarà fatto l'ospedale, cosa conterrà, se ci sarà consumo di suolo, quali compensazioni sono previste. Riteniamo che la cosa peggiore che possiamo fare per noi stessi e per i cittadini torinesi è restare nelle sabbie mobili di un dibattito di tipo politico e ideologico. Stiamo parlando di sanità e della salute delle persone". 

"Ci devono dire con che soldi fanno fare la progettazione e cosa c'è scritto su quel progetto", continua Conticelli, "Vogliamo entrare nel merito perché Torino ha bisogno della nuova struttura che deve essere nel rispetto delle questioni ambientali che non sono solo sul dove verrà costruito l'ospedale, ma soprattutto nella fase di realizzazione dell'ospedale perché sono strutture inquinanti. È chiaro che non facciamo morire la gente per non inquinare, ma oggi si possono ottemperare le due esigenze e vogliamo sapere come". 
 

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