Il vicepresidente del Consiglio regionale assolto contro l'ex grillino
I giudici della Corte d'Appello hanno dato ragione a Nino Boeti nella querelle nata dopo i fatti svoltisi in Consiglio regionale il 30 dicembre del 2010. In quell'occasione, in segno di protesta, i consiglieri grillini lanciarono banconote finte: risposero Boeti e Motta
Nino Boeti, vicepresidente del Consiglio regionale, è stato assoluto dai giudici della Corte d'Appello dall’accusa di avere aggredito il collega Fabrizio Biolè, ex Movimento 5 Stelle a Palazzo Lascaris il 30 dicembre del 2010.
In quell'occasione, dopo una discussione in Consiglio sulla riduzione delle retribuzioni degli eletti, i due consiglieri del Movimento 5 Stelle - Davide Bono e Fabrizio Biolè - inscenarono una protesta lanciando banconote finte e aizzando i consiglieri di maggioranza e opposizione. Gli risposero Nino Boeti del Pd e Massimiliano Motta di Fratelli d'Italia ritirandogliele indietro. Il grillino Biolè sporse querela nei confronti di Boeti e il pubblico ministero Vincenzo Pacileo aprì un un fascicolo in cui si parlava di rissa, con tanto di calci e colpi proibiti alle spalle.
Tre anni e mezzo dopo i fatti, nel marzo del 2014 Nino Boeti fu condannato in primo grado a risarcire Biolè con 200 euro e pagare una multa di 400 euro, oltre le spese legali del suo accusatore.
In appello però le cose sono cambiate radicalmente. Nino Boeti è stato assolto e non dovrà più risarcire Biolè e pagare la multa, con quest'ultimo che dovrà anche pagarsi le spese legali di circa 5 mila euro. "Sono stato assolto – commenta Boeti - perché il fatto è di lieve entità e non meritevole quindi di un processo. Biolè sa perfettamente che non l'ho picchiato e ha utilizzato quello che è successo costruendo una campagna politica sul niente. Le sue offese e le mie avrebbero dovuto restare dove erano state formulate, magari con scuse reciproche dopo per quello che era successo. Quel che è accaduto 4 anni fa non doveva succedere, né da parte sua né da parte mia. Ora possiamo finalmente voltare pagina".