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Sabato, 30 Settembre 2023
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Le hanno augurato lo stupro sui social network, ma la denuncia viene archiviata: "È maleducazione"

La comunicazione dell'archiviazione il giorno prima dell'8 marzo

'Lurida troia' e 'Spero che i clandestini stuprino te e le tue figlie' non sono minacce, ma semplici 'frasi inurbane e molto maleducate'. È quanto è stato comunicato a Nadia Conticelli, consigliera comunale di Torino, in merito all'archiviazione di una sua denuncia risalente al 2018. 

I fatti. Conticelli, all'epoca consigliera regionale, scrive un post su facebook sul tema dell'immigrazione. Il post viene fotografato e rilanciato da due consiglieri della Lega. Dato in pasto agli odiatori social ben presto diventa lo sfogatoio di numerosi leoni da tastiera. 

'Lurida troia'. 'Spero che i clandestini stuprino te e le tue figlie'. 'Dategli un vibratore'. Sono solo alcuni dei commenti che vengono pubblicati. Da qui l'esigenza di Conticelli di rivolgersi all'autorità giudiziaria denunciando il fatto. Dopo quattro anni però alla vigilia dell'8 marzo arriva la comunicazione di archiviazione della denuncia. Insulti e minacce vengono definite 'frasi inurbane e molto maleducate'. 

Durissimo il commento di Nadia Conticelli: "A quattro anni di distanza dal fatto e a ventisei anni di distanza da quando lo stupro è diventato reato contro la persona e non contro la morale, scopriamo con rabbia incredula che  gli insulti a sfondo sessuale rivolti alle donne sono questione di 'educazione', non un reato". 

"E ancor peggio, come disserta, una delle avvocate (sic!) difensore in fondo si trattava di discussione politica. Perché deve essere normale che quando si è a corto di argomenti politici di confronto alle donne in questo paese si dica di 'comprarsi un vibratore', che si inciti allo stupro di tre ragazzine adolescenti, o che una donna che difenda i diritti dei profughi lo faccia 'perché sono molto dotati'", conclude Conticelli. Un'archiviazione che è destinata a far discutere parecchio. 

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