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Domenica, 28 Aprile 2024
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Rivoluzione a Torino, i locali non potranno più aprire se troppo piccoli: la decisione del Comune

Il provvedimento riguarda le zone di San Salvario, Santa Giulia, Vanchiglia e tra piazza Vittorio e corso Regio Parco

Rivoluzione a Torino per i locali della movida: i nuovi locali non potranno aprire se non avranno una superficie almeno di 75 metri quadrati e dovranno dotarsi di buttafuori. Il provvedimento riguarda bar, cocktail bar, ristoranti e minimarket. È quanto è stato deciso dal Comune di Torin che ha approvato tre delibere a firma dell'assessore al commercio Paolo Chiavarino e dall'assessora alla sicurezza, Gianna Pentenero.

La principale novità è quella legata alla metratura dei nuovi locali che apriranno. Questi infatti non potranno avere una metratura quadrata inferiore ai 75 metri, attualmente è di 50. La ratio di tale decisione è legata all'esigenza di non ingombrare i dehors, con un locale più grande sarà minore la necessità di usare gli spazi esterni e di conseguenza verrà ridotto l'impatto acustico. Almeno in teoria. 

Il provvedimento riguarda le zone di San Salvario, Santa Giulia, Vanchiglia e tra piazza Vittorio e corso Regio Parco e non è retroattivo. 

Inoltre i gestori dovranno assumere i buttafuori entro 90 giorni dall'entrata in vigore delle novità amministrative. Questi avranno il compito di assistere il cliente e limitare schiamazzi e comportamenti che potrebbero creare fastidio ai residenti delle zone. 

Infine i locali dovranno munirsi di bicchieri di plastica brandizzati in modo da rendere identificabile durante eventuali controlli la provenienza del cliente che non rispetta le regole. "Il proficuo confronto tra amministrazione e le associazioni degli esercenti ha permesso alla Città di individuare soluzioni utili per dare una risposta alle legittime esigenze degli operatori commerciali di svolgere le proprie attività, dei residenti di riposare e dei giovani di divertirsi", ha spiegato l'assessore al commercio, Paolo Chiavarino. 

"Con queste delibere", conclude l'assessora alla sicurezza, Gianna Pentenero, "stiamo dando attuazione a quel piano di governo della notte su cui da mesi lavorano assessorati e settori della città, insieme ai comitati, alle associazioni di categoria e alle circoscrizioni. L'obiettivo è sempre lo stesso, ovvero limitare la mala-movida per arrivare a un equilibrio tra il diritto al riposo e le necessità di imprenditori e clienti che animano l'economia della notte. Abbiamo lavorato su ambiti trasversali, dal commercio al controllo, proprio per rispondere alla complessità del problema. Alcune azioni congiunte di polizia hanno anche già dato i primi risultati, così come l'azione di dialogo che vogliamo porti alla riduzione del conflitto nei quartieri più esposti". 

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