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Monica Cerutti (Sel): "Lo strano caso del farmaco pagato e scomparso"

Il caso di una mamma che non ha ancora ricevuto (dopo averlo pagato) un vaccino. Monica Cerutti: "In quale condizione versano le casse delle Asl piemontesi?"

"Essere una madre, avere una figlia allergica alle graminacee, pagare il ticket per ricevere il farmaco necessario e non vederselo mai consegnare: è questa la strana storia del farmaco scomparso", racconta Monica Cerutti, Sinistra Ecologia Libertà.

La vicenda è stata segnalata da una cittadina torinese alla consigliera Cerutti, un fatto semplice e allarmante nella sua semplicità: 'Mia figlia ogni anno in questo periodo inizia ad assumere il vaccino per l'allergia alle graminacee. La prassi è: fa la visita allergologica a settembre, ad ottobre ordiniamo il vaccino (pagando un ticket intorno ai 90 euro) che arriva intorno alla prima metà di dicembre e nella prima settimana di gennaio inizia la terapia che non più per avere la copertura nel periodo a rischio. Ad oggi non ho ancora ricevuto il vaccino, già ordinato e pagato (al reparto di allergologia pediatrica del Martini). Ho già chiamato due volte e mi hanno detto che non si sa quando arriverà perchè non ci sono soldi. Quindi, non so quando e se mia figlia potrà iniziare la sua terapia ed io ho già sborsato i miei 90 euro'.

"Quanti piemontesi - si chiedono da Sel - hanno dovuto subire questo disservizio? In quale condizione versano le casse delle Asl piemontesi? Visto che il costo dei farmaci è coperto al 50% dal ticket e per il restante valore da ogni Asl che lo acquista siamo davanti ad un drammatico caso di mancanza di fondi o a semplice negligenza? Questo è il risultato del devastante Piano Sanitario Regionale della Giunta Cota: non facciamo in modo che la pessima gestione piemontese possa essere replicata in tuttoi il nostro Paese".

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