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Sanità, Monferino: "Stiamo spendendo meno rispetto al previsto"

Nell'aula del Consiglio regionale l'assessore alla sanità ha sottolineato il risparmio nonostante l'aumento dell'Iva e la legge 118

Illustrando in Consiglio regionale i dati relativi all'andamento dei costi nel settore che rappresenta l'82% dei costi complessivi della Regione, l'assessore alla Sanità del Piemonte, Paolo Monferino, ha utilizzato queste parole: "Stiamo spendendo meno rispetto agli obiettivi che ci eravamo posti nel piano di rientro per il 2012" . "Il costo totale della Sanità era di 8 miliardi e 692 milioni nel 2010, di 8 miliardi e 620 milioni nel 2011 e sarà di 8 miliardi e 559 quest'anno".
 
Ha poi aggiunto lo stesso assessore: "Va tenuto presente che i costi hanno avuto l'aumento dell'Iva e che la legge 118 ha previsto che nelle spese sanitarie vengano inclusi gli ammortamenti, che per noi rappresentano cifre importanti. Senza gli ammortamenti avremmo un avanzo di 56 milioni, con gli ammortamenti chiuderemo invece con un disavanzo di 50. Ma questo non interferisce con gli accordi presi con il Governo per il piano di rientro, che è stato assolutamente rispettato".
 
Ma la questione richiede un'ulteriore puntualizzazione: "C'é poi da considerare la partita relativa al buco di 900 milioni legato ai crediti delle Asl nei confronti della Regione, creato nel 2006 e 2007. Bisognerà vedere se il ministero ci chiederà di inserirli, ma noi abbiamo un'altra idea, che proporremo nel primo incontro che avremo con il Governo". Per Monferino, che recentemente in Commissione Sanità aveva parlato di "Regione tecnicamente fallita", la situazione di conti regionali è ora largamente sotto controllo. "Il programma di efficienza - ha concluso l'assessore in aula - sta camminando abbastanza bene, se manteniamo questi conti il piano di rientro può dirsi concluso".
 

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