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Cota: "A Torino il Ministero del Lavoro o dell'Industria per il rilancio dell'economia"

La Lega vuole trasferire al nord due ministeri. L'accordo non c'è ancora, ma Cota propone la candidatura torinese: "Qui Lavoro o Industria come riconoscimento della storia produttiva della città"

L' ipotesi di trasferire da Roma a Milano alcuni ministeri, salita alla ribalta nel corso della campagna elettorale milanese, sembrava escludere dai grandi giochi politici il Piemonte e Torino. La proposta di spostare alcune sedi ministeriali non mette d'accordo nemmeno lo stesso Pdl, ma c'è chi nella Lega ha già le idee precise. Anche a Torino.

Il presidente leghista del Piemonte Roberto Cota rilancia, in un'intervista a La Stampa: "Dopo il federalismo fiscale, bisogna dedicarsi al decentramento dei ministeri. E il Lavoro, o l'Industria a Torino".

"Il trasferimento di alcuni ministeri - sostiene il governatore del Carroccio - va nella direzione di uno Stato moderno ed efficiente, che finalmente considera tutto il territorio. In altri Paesi occidentali, dove non esiste un condensato di pubblica amministrazione come a Roma, questo modello è già realtà. Una volta decantate le polemiche, scopriremo che sarà un vantaggio anche per la capitale, messa in condizione di avere uno sviluppo più organico".

Cosa ci guadagnerebbe Torino dalla presenza di un ministero? "Un rapporto più stretto con la pubblica amministrazione -  dice Cota - e il riconoscimento della sua storia produttiva. Ancora: la presenza di un ministero rappresenterebbe un volano economico, non risolutivo ma importante. Qualche tempo fa ho letto il rapporto della Fondazione Agnelli del ’92 sui benefici del decentramento amministrativo: lo consiglio a tutti".

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