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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Torino, tornano i mercatini di Natale: la magia invaderà l'intera città, saranno diffusi

Potrebbe essere un natale inedito per la città

Chiudete gli occhi e immaginate un mercatino di natale in ogni quartiere di Torino o, meglio ancora, immaginatene uno in piazza Statuto, uno in piazza Solferino, uno in piazza della Repubblica contemporaneamente. Ecco, questo è lo scenario che si potrebbe creare se il piano del Comune andasse a buon fine. Un piano che è stato presentato questa mattina - mercoledì 26 ottobre - durante la seduta della terza commissione consiliare dall'assessore al commercio Paolo Chiavarino.  

Tecnicamente la strada che sta percorrendo l'amministrazione comunale non è quella dei mercatini di natale, ma di mercati tematici su base progettuale. In sostanza saranno le circoscrizioni a raccogliere le richieste di chi vorrà presentare un progetto per organizzare un mercato tematico e successivamente quel progetto dovrà essere presentato al Comune di Torino. Questo passando da una delibera del 2011 che verrà derogata in alcuni suoi punti. 

Questi mercatini tematici a carattere natalizio non potranno essere realizzati però nelle piazze auliche della città: piazza Vittorio, Castello, San Carlo, Carlo Alberto e Palazzo di Città. Le aree del centro città che invece potrebbero ospitare quel tipo di evento sono tutte le altre, tra queste dunque piazza Statuto, Solferino, della Repubblica, cortile del Maglio, piazza Carlo Felice. Nulla però ancora è stato deciso.

Quindi la città potrebbe avere un natale ricco di bancarelle e piazze illuminate sia in centro, sia nelle aree più periferiche. Per dirla con una semplificazione, da un mercatino di natale a venti, trenta o cento mercatini di natale. La palla passa alle Circoscrizioni. 

Il Comune, previo via libera dell'assessore al Bilancio e della Giunta comunale intera, per tentare di andare incontro agli organizzatori di questi mercati potrebbe contribuire concedendo uno sconto del 50% sul suolo pubblico, inoltre potrebbe essere prevista l'esenzione totale per gli aspetti culturali collaterali che dovranno essere il 50% dell'evento. 

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