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Meno tasse per bar e negozi del centro: ecco la proposta in Comune

"No all'apertura di nuovi punti vendita di grandi catene, sì alla conservazione delle peculiarità del centro storico". L'idea di Magliano per preservare il salotto di Torino

L'obiettivo è quello di conservare e valorizzare botteghe e locali storici del cuore storico di Torino: il mezzo per raggiungerlo è una diminuzione delle tasse per i proprietari degli esercizi che, al momento della stipula di un nuovo contratto d'affetto, non mutano categoria merceologica.

Questa è la proposta di Silvio Magliano, vice presidente vicario del consiglio comunale, per salvare le attrattive e le caratteristiche del centro storico ed evitare l'invasione di punti vendita delle grandi catene commerciali.

"Una Torino con un centro storico anonimo e invaso da punti vendita di grandi catene - ha dichiarato Magliano - è una Torino meno godibile per i torinesi e meno attraente per i turisti". Oltre però alla conservazione di quei bar e negozi che contribuiscono a rendere così affascinante le vie e le piazze del "salotto" di Torino, c'è anche la volontà di rilanciare il commercio di vicinato nelle zone auliche del capoluogo. 

Un modo per contribuire a tutto ciò potrebbe essere quello, mediante l'abbassamento dell'imposizione fiscale, di rendere sostenibile per i proprietari, categoria gravata di tasse e balzelli, la decisione di non cambiare la tipologia di esercizio dei loro locali.

" La nostra città sta sviluppando sempre di più la propria vocazione turistica - ha concluso Magliano -. Fare in modo che certi bar, ristoranti e botteghe possano rimanere, anche dopo il cambio di gestione, appunto bar, ristoranti e botteghe, significa dare una possibilità al nostro centro storico di non perdere in fascino e peculiarità". 

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