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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Dieci anni dalla tragedia della Thyssen, il presidente Mattarella: "Una ferita ancora aperta"

Indignato Chiamparino per l'indifferenza della giustizia tedesca

Sono trascorsi dieci anni dal tragico rogo della ThyssenKrupp nel quale persero la vita sette operai. Ma la ferita, per i loro familiari, è ancora aperta e il dolore è lancinante. Dopo l'annuncio dei parenti delle vittime relativo alla loro volontà di recarsi in Germania a chiedere giustizia al governo - i tedeschi Harald Espenhahn, amministratore delegato, e Gerald Priegnitz, dirigente, nonostante la condanna, sono tornati nel loro paese e sono a piede libero - anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella, in una nota, ha ricordato la tragedia.

Le parole del Capo dello Stato

"Ogni morte sul lavoro è una perdita irreparabile per l'intera società - si legge in una nota -. E dieci anni fa, nella notte del 5 dicembre 2007, sette operai morirono nell'incendio nell'acciaieria della Thyssenkrupp a Torino. Antonio Schiavone, Roberto Scola, Angelo Laurino, Bruno Santino, Rocco Marzo, Rosario Rodinò, Giuseppe Demasi: è giusto ricordare i loro nomi perché è una ferita che non può rimarginarsi accettare che si possa morire sul lavoro e per il lavoro. Il lavoro - prosegue il Presidente della Repubblica - costituisce il cardine del patto di cittadinanza su cui si fonda la nostra Repubblica ed è un diritto del lavoratore e un dovere della società che vengano rispettate ed applicate le norme sulla sicurezza.

In questi dieci anni nella prevenzione degli incidenti e nel supporto agli infortunati sul lavoro sono stati fatti passi avanti, ma resta ancora molto da fare per far sì che la sicurezza venga considerata essa stessa un volano che contribuisce allo sviluppo. Ai familiari delle vittime - conclude Mattarella - e a coloro che in ogni altra tragedia sul lavoro hanno perso un collega, un amico, un familiare, rivolgo un solidale e affettuoso saluto".

Lo sdegno di Chiamparino 

Turbato invece il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino per l'indifferenza della Germania nei confronti del fatto che i due dirigenti, giudicati responsabili della sciagura di dieci anni fa, oggi restino impuniti.  "Nessun risarcimento sarà adeguato a riempire il vuoto lasciato da quel lutto così crudele. Indigna il fatto che, complice l'indifferenza della giustizia tedesca, i principali responsabili di quella tragedia siano ancora liberi come se nulla fosse successo - sottolinea Chiamparino, allora sindaco di Torino - La tragedia della Thyssen ha lasciato una traccia indelebile nella nostra comunità. Ed è rimasto un vuoto urbano che nella sua desolazione ricorda la paura e la tragedia. Credo sia giusto ragionare su come nella trasformazione di quella grande area si possa lasciare un segno di quanto successo".

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