rotate-mobile
Politica

Democratici ma sono se siamo in maggioranza

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TorinoToday

Questa è la chiave del consiglio comunale di Grugliasco del 30 ottobre 2012. Per questo consiglio comunale il gruppo dei consiglieri del M5S: Amato, Casa, Di Pierro A, Di Pierro E.. Ha presentato per il consiglio comunale 7 mozioni di interesse per la cittadinanza (Referendum comunali, Introduzione di telefonia VOIP a costo zero, miglioramento raccolta rifiuti organici, Istituzione registro comunale per il testamento biologico, Obiettivi e scadenze della strategia RifiutiZero, Installazione di aree giochi ed aree cani nel quartiere del Borgo, Miglioramento della sicurezza scolastica della scuola Casalegno e Baracca.) trattato una interpellanza sulle dimissioni della discussa presidente del CLDC (peraltro non ottenendo risposta in merito) e presentato svariati emendamenti all'unico ODG proposto dalla maggioranza PD (Dibattito coi parlamentari su referendum confermativo (peraltro annullato) dell'articolo 138).

Un consiglio con molte assenze, tutte più che giustificate, tra la maggioranza e opposizioni tra cui i capogruppo Amato di M5S, Bianco di PD, Vigna di PDL ma ciò non ha impedito il proficuo dibattito con votazioni anche all'unanimità finché non è arrivato il momento di trattare le uniche mozioni presentate (dal M5S). Il consiglio è allora stato sospeso e la maggioranza (PD, Moderati, IDV, UDC, misto) in numero di 11 ma destinato a diminuire in serata, contro 7 consiglieri di opposizione (M5S, Grugliasco Democratica, Ecologisti), sapendo di non avere più il numero legale di 13 (che avrebbe comunque retto la minoranza avendo presentato molto materiale) ma soprattutto sapendo di non poter fare il consueto gioco di forza 15 a 9 a cui vengono sottoposte le minoranze, ha preferito chiudere i lavori anticipatamente anziché cominciare il dibattito.

Le 7 proposte oggetto principale del consiglio sono state rimandate così al prossimo consiglio, ancora da convocare, determinando una scarsissima produttività ed un costo per l'ente che ha visto i consiglieri liberi dopo sole 2 ore di lavoro e con un bel gettone di presenza in tasca.

Questo consiglio è stata l'ennesima dimostrazione che la democrazia si trasforma facilmente in una dittatura della maggioranza. Una dittatura dove le minoranze propositive vengono escluse non appena possono essere utili al bene comune della città quando non si riescono a relegare al gioco infantile della maggioranza, il cui ruolo, visto che di maggioranza non si può più parlare è quello di opposizione dell'opposizione.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Democratici ma sono se siamo in maggioranza

TorinoToday è in caricamento