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Lingotto Fiere, la soluzione della crisi è la diplomazia: "Ognuno dica gli impegni che si assume"

Il sindaco di Torino apre al dialogo dopo la richiesta di GL Events di un investimento pubblico di 10 milioni di euro in cinque anni

Piccola svolta nell'affaire Lingotto: dopo l'addio al polo fieristico da parte di Automotoretrò e l'arrivo del nuovo amministratore delegato di GL Events, Gabor Ganczer, la Città, la Regione e Camera di Commercio sono pronte a sedersi a un tavolo con i gestori del Lingotto per programmare il futuro. Un piano che dovrà essere pluriennale e che dovrà contribuire al rilancio di Torino. 

Sì, perché la richiesta di Gabor Ganczer alle istituzioni per un investimento pubblico di 10 milioni di euro in cinque anni viene letta come un'apertura verso la città perché le risorse verrebbero inserite in un percorso pluriennale. Risorse che non possono essere stanziate in modo diretto ed è qui che potrebbe entrare in campo la riorganizzazione funzionale di Turismo Torino che diventerebbe il luogo dentro il quale far convergere le strategie di sviluppo della componente congressuale e di attrazione delle fiere da parte del polo fieristico del Lingotto. 

"Registriamo con favore il fatto che GL Events abbia dato disponibilità a costruire con le istituzioni un piano organico di lavoro che vede una programmazione pluriennale", ha commentato il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, "È un elemento positivo perché consente di attuare una strutturalità di programmazione anche in relazione ai grandi eventi che possiamo attrarre, che sappiamo bene avere l'esigenza di essere programmati con un lungo periodo di anticipo". 

Ognun attore in campo però dovrà assumersi degli impegni, anche GL Events: "Relativamente alla modalità con cui questa programmazione verrà discussa, avvieremo un tavolo congiunto con Regione, Camera di Commercio e GL Events per capire quali sono gli impegni reciproci di tutti i soggetti. Gli impegni che possono mettere in campo gli enti territoriali sono di carattere diretto con investimenti nella gestione e programmazione di eventi internazionali e di tutta una serie di servizi che vengono di volta in volta a supporto della vocazione congressuale e fieristica della città". 

In questa ottica Lo Russo ha evidenziato come la Città negli anni abbia investito su quel territorio: "La città sta facendo investimenti importanti su quell'area di Torino. Dal mese di gennaio o febbraio lì si sposterà l'amministrazione regionale dentro la nuova sede del grattacielo, è l'area di atterraggio del Parco della Salute, è l'area prossima a piazza Bengasi che diventa uno snodo viabilistico e trasportistico importante, abbiamo già iniziato le interlocuzioni con le ferrovie per il completamento del rifacimento della stazione Lingotto in modo da dare accessibilità e fruibilità all'intera area fieristica e non dimentichiamoci che non siamo lontani da un altro dei luoghi che vogliamo riqualificare che è il palazzo del lavoro". 

Insomma, la richiesta di GL Events viene vista di buon occhio perché rappresenta la volontà dell'ente gestore del Lingotto Fiere di credere in Torino e nel futuro del polo, e aiuta la Città, come dice Lo Russo, "a inquadrare quel luogo dentro una strategia più generale di carattere territoriale". 

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