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Licenziamenti Fondazione Musei, c'è attesa per le trattative

Venerdì 29 dicembre la sindaca incontrerà i lavoratori

Si deciderà tutto in pochi giorni. Sono ore di tensione per i 28 dipendenti della Fondazione Musei che solo pochi giorni fa hanno ricevuto la lettera di licenziamento. Domani 28 dicembre i sindacati incontreranno la Fondazione, in presenza del presidente Maurizio Cibrario e dell'assessore alla Cultura regionale Antonella Parigi, mentre la riunione tra la sindaca e i lavoratori è in programma venerdì 29 anziché oggi, come previsto inizialmente. Un mancato incontro che ha deluso i lavoratori chiamati in causa che, sui social, nella giornata di Santo Stefano, si sono scatenati manifestando il loro disappunto. 

Sempre venerdì, al mattino alle 9, Cibrario è convocato in commissione in Comune. Una vicenda che ha agitato le già poco tranquille acque di Palazzo Civico che, sul finire dell'anno si trova a dover tentare di risolvere una grana non da poco. 

Reintegri

I lavoratori per i quali si prospetta il licenziamento sono 28: 13 del Borgo Medievale, 6 della Biblioteca Gam - che da quando si è appreso è in procinto di chiusura -, 6 della fototeca sempre alla Gam e 3 del Museo della Resistenza. Cinque di questi saranno reintegrati fra il personale dell'amministrazione comunale, per tre di loro è in arrivo il pensionamento e altri dieci, secondo la sindaca e l'assessore alla Cultura Leon, saranno assorbiti in Comune. 

Ancora manifestazioni 

Una situazione che resta comunque esplosiva e che ha messo in allerta i dipendenti della Fondazione Musei i quali, sui social, per giovedì, alle 11, hanno comunque annunciato, dopo le manifestazioni dei giorni scorsi, un presidio in piazza Savoia, davanti alla Fondazione, e a Palazzo Civico. In attesa che "Sua Maestà licenziante" - così com'è stata soprannominata la prima cittadina - li riceva nella giornata di venerdì. 

Sulla questione intervengono anche Segreteria Regionale del Sindacato Nazionale Lavoratori Italiani (SI.N.LA.I.) e il Circolo Culturale “Ordine Futuro”: “Chiediamo l’immediato blocco dei licenziamenti - si legge in una nota - e l’apertura di un nuovo tavolo delle trattative per trovare una soluzione alla questione che riguarda i lavoratori della Fondazione Torino Musei nonché le strutture oggetto dei tagli previsti dalla Giunta Comunale.

Auspichiamo che il comune riveda la decisione dei tagli che porterebbe, non solo alla perdita di posti di lavoro ma anche di interessanti siti di interesse storico con conseguente danno per l’intera città. La Segreteria Regionale del Sinlai e Circolo Culturale Ordine Futuro Piemonte si rendono disponibili per un incontro, con il sindaco Appendino, per dare il proprio contributo affinchè la situazione si risolva positivamente per la città e per i lavoratori”.

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