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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Torino, meno gioco d'azzardo in Piemonte: in 12.000 vogliono una nuova legge regionale

Presentata da Libera e da altre associazioni piemontesi

Hanno raccolto 12.000 firme in quattro mesi, 4.000 in più di quelle necessarie. È la nuova - ed ennesima - mossa che Libera Piemonte, Sermig, Gruppo Abele, sindacati e associazioni hanno fatto nella partita contro il gioco d'azzardo in Piemonte. Questa volta insieme alle 12.000 firme hanno anche presentato al consiglio regionale del Piemonte una proposta di legge di iniziativa popolare per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del Gioco d’azzardo patologico. L'obiettivo è quello di superare l'attuale legge in vigore. 

Si tratta di una battaglia iniziata lo scorso anno, quando l’attuale Giunta Regionale, guidata da Alberto Cirio, ha modificato la legge regionale precedente che era stata approvata dalla maggioranza sostenuta dall'ex presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. Quella legge aveva spento 'le macchinette' in determinati orari e tenendole lontane da luoghi sensibili, come le scuole o gli ospedali.

"Bastavano 8.000 firme in sei mesi. Ne abbiamo raccolte 12.000 in quattro mesi", spiega Maria Josè Fava, referente di Libera Piemonte, "nel 2021 molte 'macchinette' che erano state spente grazie alla legge del 2016 sono state riaccese, per un totale di 230 autorizzazioni solo a Torino. La gravità di questo fenomeno ci ha spinto a iniziare un percorso che rappresentesse la volontà degli elettori e delle elettrici di contrastare il gioco d’azzardo patologico, attraverso lo strumento democratico della proposta di iniziativa popolare".

Adesso la prossima mossa tocca alla maggioranza di centrodestra in consiglio regionale. La legge infatti dovrà essere calendarizzata, discussa e votata. L'iniziativa è già stata accompagnta da 21 Comuni del Piemonte di ogni schieramento che hanno votato e oggi presentato in consiglio regionale lo stesso testo di legge. 

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