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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Murazzi del Po

Sequestri nei centri sociali, i musicisti di Torino scrivono al sindaco: "Non si allinei all'aria che tira"

Una lunga lettera dopo l'operazione avvenuta lo scorso 16 marzo al CSA dei Murrazzi. Qualche settimana prima stesso episodio all'Askatasuna

Africa Unite, Bandakadabra, Bluebeaters, Eugenio In Via Di Gioia, Johnson Righeira, Linea77, Subsonica e Willie Peyote sono solo alcuni dei gruppi musicali e artisti torinesi che hanno preso carta e penna per scrivere una lunga lettera al Comune di Torino dopo la perquisizione del centro sociale CSA ai Murazzi. 

Una lettera politica e dura nella quale si parla di 'posizioni ambigue espresse da esponenti delle forze politiche alla guida della Città', si critica la gestione dei Murazzi e si chiede al sindaco, Stefano Lo Russo, di prendere una posizione e di "non cedere alla tentazione di allinearsi alla direzione generale di marcia, ma di rispettare la sensibilità di una città che ha mostrato, anche nella più recente occasione elettorale, di essere speciale e diversa".

"La malinconica vicenda dei Murazzi, ancora oggi non del tutto risolta, sta lì a ricordare cosa succede quando una lettura puramente 'normativa' della realtà si sostituisce alla sensibilità necessaria per misurare le scelte con dovuto e lungimirante criterio", si legge nella lettera. Poi il riferimento politico: "Conosciamo tutti l’aria che tira in un Italia che scivola in modo preoccupante verso rigidità neo conservatrici. Chiediamo al Sindaco e alla Giunta di non cedere alla tentazione di allinearsi alla direzione generale di marcia, ma di rispettare la sensibilità di una città che ha mostrato, anche nella più recente occasione elettorale, di essere speciale e diversa". 

"Un’amministrazione consapevole, soprattutto in un momento come questo, dovrebbe mostrarsi refrattaria all’aggressione di spazi e situazioni che, pur nascendo come momenti di critica, dissenso, contrapposizione a determinati modelli sociali, finiscono per rappresentare opportunità di coinvolgimento sociale e culturale in luoghi altrimenti inutilizzati", continuano. 

Per poi concludere con l'appello: "Sappiamo anche fino anche punto l’autorità cittadina è in grado esercitare la propria azione, ma chiediamo ugualmente al Sindaco e alla Giunta di adoperarsi nelle sedi opportune per evitare di dovere assistere ad episodi di inutile tensione e alla soppressione di spazi attivi, diversamente destinati all’incuria e all’abbandono. Auspichiamo che da oggi, nella nostra città, la nostra opinione possa essere tenuta in considerazione". 
 

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