Olimpiadi, le associazioni di categoria scrivono al presidente del Consiglio: "Sosteniamo la candidatura di Torino"
Chiamparino: "Non ci preoccupano i 4 fafiuchè anti Olimpiadi"
"Le Olimpiadi Invernali 2026 costituiscono una grande occasione sia in termini economici sia di visibilità per l’area torinese". Inizia con queste parole la lettera che le associazioni di categoria torinesi hanno deciso di inviare, alla vigilia della riunione della Giunta del Coni, al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al presidente del Coni, Giovanni Malagó a sostegno di una possibile candidatura di Torino ai Giochi Olimpici e Paralimpici del 2026.
"Un'Olimpiade che valorizzi l'esistente"
Quattordici in tutto le principali forze economiche del territorio - tra cui anche la Camera di Commercio con Vincenzo Ilotte, Coldiretti con Fabrizio Galliati, Confagricoltura con Tommaso Visca, Confartigianato con Dino De Santis - scese in campo per valorizzare la proposta del dossier torinese "più aderente alle indicazioni del CIO: un’Olimpiade green e all’insegna di una comprovata esperienza, in grado di valorizzare l’esistente, con significativi risparmi e un ridotto impatto ambientale". Nella lettera si legge inoltre degli "ottimi collegamenti con i siti Olimpici e gli impianti già realizzati e solo da ripristinare, nonché la straordinaria rete di appassionati volontari, pronta a ripetere il successo del 2006" . Tutte motivazioni per cui il Coni dovrebbe preferire Torino a Milano e Cortina.
La spinta di Chiamparino
E a ribadire la convinzione del territorio a voler ospitare un'altra volta l'evento olimpico, il presidente della Regione Sergio Chiamparino che sull'argomento, ha già fatto sentire la sua voce in diverse occasioni. In un lungo post su Facebook, il governatore del Piemonte sottolinea come la candidatura di Torino sia migliore rispetto a quella delle altre due città rivali italiane. Per l'aspetto green, che sta particolarmente a cuore al Governo, per la presenza degli impianti, solo da ripristinare, e dei collegamenti facili con i siti di montagna.
"Inoltre, non siamo affatto preoccupati da quattro ‘fafiuchè’ anti-Olimpiadi - scrive Chiamparino utilizzando un vecchio modo di dire piemontese - , sia perché sono buoni per l'appunto solo a far nevicare e quindi possono essere persino utili, sia perché, a suo tempo, furono messi in fuga dalle mamme che volevano far vedere ai propri figli il passaggio della fiaccola".
E conclude: "Noi chiediamo quindi che non si politicizzi la scelta facendola diventare un braccio di ferro fra i due partiti che sono al Governo, ma che invece si valutino nel merito le proposte di candidatura. Siamo convinti che quella di Torino e delle valli olimpiche sia la migliore".