Suk, la Lega lancia il referendum:" Dimostreremo che nessuno lo vuole"
La decisione arriva dopo che la Giunta ha deciso di non trasferire il mercatino al Ponte Mosca
Un referendum per dire "no"al suk. È ciò che propone la Lega Nord in seguito all'ultima decisione della Giunta Appendino: il mercatino del libero scambio resterà cioè in Circoscrizione 6, in via Monteverdi, e non verrà trasferito, almeno per il momento, al Ponte Mosca che si trova nella Circoscrizione 7.
"Chiediamo che si arrivi al capitolo finale al mercato del libero scambio - ha dichiarato Fabrizio Ricca, capogruppo della Lega in comune - e per centrare l'obiettivo, abbiamo deciso di utilizzare il referendum, il migliore strumento di partecipazione popolare che servirà a far conoscere il parere dei torinesi. Il passo indietro fatto dell'amministrazione credo sia grave. Proprio per questo abbiamo chiesto le dimissioni dell'assessore Marco Giusta".
Quella del suk è una situazione di illegalità, su questo sono d'accordo i vari esponenti e consiglieri leghisti delle Circoscrizioni 6 e 7. "L'amministrazione pentastellata - ha detto Daniele Moiso della 7 - persevera nell'errore. Il suk è stato permesso dal Pd e la Giunta Appendino continua sulla stessa linea. Ben venga il referendum: Torino è una città che ama la legalità e deve vincere questa battaglia".
Anche Alessandro Sciretti, che ha posto l'accento sulle criticità della Circoscrizione 6, è sulla stessa linea d'onda: " Il suk lo abbiamo sempre subito e con esso abbiamo subito anche preoccupanti situazioni di anarchia totale. Ci è stato venduto come mercatino per i disagiati - ha aggiunto - ma non dovrebbe esistere. Col referendum dimostreremo che il suk non deve esserci, da nessuna parte. Perché nessuno lo vuole".