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Le province alla Regione: "Non garantiamo più le funzioni che ci avete delegato”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TorinoToday

Allarme delle Province piemontesi che oggi hanno incontrato i vertici della Regione Piemonte per chiedere certezze sui trasferimenti per assolvere alle funzioni delegate. “Dal 2000 in poi - spiega il presidente dell’Unione delle Province italiane Antonio Saitta - le Province in Piemonte svolgono per conto della Regione molte importanti competenze che hanno
ricadute dirette sulla vita economica locale: agricoltura, trasporti, formazione professionale solo per citarne alcune. Le risorse trasferite da piazza Castello in questi 13 anni via via si sono ridotte e le Province piemontesi hanno sempre aggiunto risorse proprie per continuare a svolgere le deleghe con lo stesso standard qualitativo”.

“Adesso però - aggiunge Saitta - lo Stato ci trattiene alla fonte per l’anno 2013 tutti i proventi della Rc auto pagata dai piemontesi: le Province si vedono quasi prive di introiti diretti e non sono più nelle condizioni di aggiungere risorse proprie per mantere le funzioni delegate dalla Regione”.

“Al presidente Cota ho ricordato che parliamo di funzioni regionali - precisa Saitta - e che se la Regione Piemonte non intende finanziarle più, sta rinunciando a sue prorogative. Di fatto, rinuncia a garantire quei servizi che, tramite le Province, fornisce ai cittadini del Piemonte”.

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