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Osservatorio Tav, Paolo Foietta attende risposta dalla sindaca

Il presidente dell'Osservatorio Torino-Lione scriverà a Chiara Appendino per sapere le intenzioni della città

Lunedì mattina l’Unione Industriale di Torino ha organizzato, insieme a Telt - Tunnel Euralpin Lyon Turin - e all’Osservatorio Torino – Lione un incontro con tutte le imprese del territorio per illustrare lo sviluppo e le tempistiche dei lavori della Sezione transfrontaliera. Si è trattato di una riunione esclusivamente tecnica alla quale erano presenti i due tecnici nominati dal Comune di Torino.

Chi ha ipotizzato la presenza della sindaca Chiara Appendino si è sbagliato, il confronto tra la prima cittadina e Paolo Foietta, presidente dell’Osservatorio Torino-Lione, è rimandato a data da destinarsi. Il motivo dell’incontro auspicato da Foietta è capire la reale intenzione, dell’amministrazione guidata da Appendino, di uscire dall’ente. “All'inizio di luglio – ha detto Foietta - ho inviato alla sindaca una lettera con la richiesta di un incontro e non ho avuto risposta, né formale né informale. Aspetto indicazioni". Per ufficializzare l'uscita del Comune di Torino dall'osservatorio serve una riunione straordinaria.

GLI STEP DELLA REALIZZAZIONE DELL’OPERA - Dal secondo semestre 2017 partiranno i cantieri per i lavori preliminari e nel secondo semestre 2018 i lavori principali della Sezione transfrontaliera. Dal punto di vista procedurale necessita un ultimo passaggio: la ratifica parlamentare, entro il 2016, dell’accordo assunto nel 2015 per l’avvio dei lavori definitivi. L’entità complessiva dei lavori ammonta a circa 8,6 miliardi di cui 6,1 miliardi per opere civili e 1,6 per opere tecnologiche. 

Per le opere civili la parte di competenza italiana è di circa 1,9 miliardi e 400 milioni di opere tecnologiche. La realizzazione dell’opera è suddivisa in 12 lotti, ciascuno dei quali genera un maxi contratto (tra 150 M€ e 1 Miliardo) e vari contratti minori (sotto i 70 M€). Per la tratta italiana i lavori dovrebbero essere suddivisi in circa 52 contratti, di cui 16 al di sopra della soglia comunitaria (pari a circa 5 milioni di euro) e  36 di importo inferiore. Di tutti gli scavi, 160 km (57,5 per ogni canna del tunnel, oltre a tutti i by-pass) è già stato realizzato il 10% e aggiudicato il 20%. La Torino-Lione è quindi in corso di realizzazione avanzata. Per le opere da realizzare entro il 2019, del valore di circa 1,9 miliardi di euro, in base al Grant Agreement sottoscritto a dicembre Italia e Francia beneficiano di un contributo europeo del 41,08%, pari a 813,8 milioni di euro. 

Per escludere ogni tentativo di infiltrazione negli appalti da parte della criminalità organizzata la Conferenza intergovernativa (Cig) italo-francese ha messo a punto un regolamento dei contratti specifico, che prevede, per la prima volta in Europa, l’applicazione della normativa antimafia indipendentemente dalla nazionalità dei cantieri. Le ricadute occupazionali a regime indicativamente nel periodo 2019-2029 saranno di circa tremila addetti diretti, nei cantieri, e di oltre seimila indiretti per lavori di fornitura e servizi. Tra Italia e Francia l’opera potrà generare diecimila posti di lavoro. 
 

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