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Il Piemonte rivuole i suoi talenti: incentivi per chi rientra

Circa 2.200 giovani sono andati all'estero per lavoro o formazione. Per incentivarli a ritornare, si stanno mettendo a punto servizi per un costo di 1 milione di euro. Ma si è ancora in fase di sperimentazione

 

I giovani che hanno lasciato il Piemonte per lavorare o studiare all'estero sono circa 2.200.  La Regione rivuole i suoi talenti e apre uno sportello virtuale per agevolare il rientro e reinserimento di chi vuole tornare a casa. I servizi messi a punto sono stati illustrati oggi dall'assessore regionale al Lavoro, Claudia Porchietto. Il valore delle operazioni si aggira, in questa prima fase sperimentale, intorno a 1 milione di euro.
 
"Con queste risorse - ha affermato Porchietto - potremo supportare tra 100 e 150 ragazzi, che si trovano all'interno di imprese o Università all'estero, incentivando il rientro in Italia. Ulteriori investimenti sono già pronti in caso la domanda dovesse essere superiore alle aspettative". Punto di partenza del pacchetto di misure 'IoLavoro per i talenti' è un'indagine web, lanciata in collaborazione con l'Università Cattolica di Milano, che consentirà nel mese di ottobre di raggiungere i giovani emigrati all'estero che desiderano tornare a casa ed essere reinseriti nel mercato del lavoro.
 
E' stato creato un questionario apposito (disponbile sul sito www.iolavoro.org) per approfondire condizioni e opportunità, permettendo così il percorso di rientro. Gli interventi concreti saranno affidati all'Agenzia Piemonte Lavoro che curerà anche lo sportello virtuale. Il supporto sarà offerto grazie alla legge 'Controesodo' che offre significativi vantaggi fiscali ai giovani che vogliono tornare a lavorare in Italia.
 
(fonte ANSA)

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