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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Olimpiadi 2026, Regione e Città non si arrendono: "A disposizione gli impianti del 2006"

Ma il sindaco di Milano gela Torino: "Useremo i nostri"

"Bisognava pensarci prima". Questa la risposta del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, all'offerta del neo presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio degli impianti olimpici piemontesi, qualora la candidatura ai Giochi Invernali 2026 di Milano e Cortina andasse a buon fine. La pista di bob a Cesana, qualche impianto di discesa e magari l'Oval di Torino per il pattinaggio di velocità potrebbero in effetti tornare utili.

Ma la strada per un tentativo di apertura del Piemonte di partecipare, seppur marginalmente, alle Olimpiadi bis sembrerebbe essere tutta in salita. "Il nostro dossier prevede impianti in Lombardia, Veneto e Trentino - ha aggiunto il sindaco del capoluogo meneghino - e un'aggiunta significherebbe "togliere a qualcuno". Al momento non se ne parla, poi si vedrà". 

Appena due giorni fa, all'Unione Industriale, a margine della firma per il nuovo centro di ricerca alla Blue Engineering, la sindaca Chiara Appendino si era mostrata disponibile a mettere a disposizione gli impianti utilizzati per Torino 2006. "Ma non è una novità - ha ribadito la prima cittadina -. Mesi fa, con i sindaci delle valli, eravamo già d'accordo sul fatto che in caso di vittoria delle Olimpiadi dell'Italia, nessuno si sarebbe opposto alla richiesta di utilizzo dei nostri impianti. Sarebbe da stolti non farlo. Purchè - ha aggiunto - nessuno chiesa alla Città di Torino di mettere risorse o di provvedere alla gestione". 

Intanto c'è attesa per il 24 giugno, giorno in cui i membri del Cio voteranno per decidere a chi andranno affidati i Giochi del 2026. La sfida sarà tra l'asse Milano-Cortina e Stoccolma.

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