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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Produzione di energie rinnovabili: dove potrebbero essere installati nuovi impianti in Piemonte

Entro dicembre dovrà essere approvata una legge regionale apposita

Il Piemonte ha un piano per produrre energie rinnovabili? E soprattutto, la Regione ha già individuato delle possibili aree sulle quali installare pannelli solari, pale eoliche o centrali idroelettriche? Sì, perché entro il prossimo dicembre l'elenco dovrà essere pronto e i lavori per l'installazione di questi impianti dovranno cominciare. 

A porre la questione anche per il Piemonte è stato Massimiliano Iervolino, segretario nazionale dei Radicali italiani, che nei giorni scorsi è stato a Torino. Un tema, quello dell'efficientamento energetico, caro ai radicali da diversi anni e che oggi, causa invasione russa in Ucraina, diventa ancora più urgente. 

"Noi importiamo circa 30 miliardi di metri cubi di gas dalla Russia e dobbiamo fare di tutto per arrivare all'autosufficienza energetica perché dobbiamo evitare di sostituirli con 30 miliardi di gas proveniente da altri Paesi non democratici. Chiediamo al Governo e alle regioni di approvare subito il decreto e le leggi regionali per individuare le aree idonee e sburocratuzzare e velocizzare i processi autorizzativi", ha spiegato Iervolino. Ma il Piemonte è pronto a fare la sua parte per garantire al Paese la produzione di 70 gigawatt annui di energia da fonti rinnovabili entro il 2030? 

"Stiamo aspettando che il Ministero della Transizione ecologica avvii la consultazione delle Regioni sullo schema di decreto contenente i criteri in base ai quali le leggi regionali andranno poi a effettuare tale individuazione", spiega l'assessore regionale Matteo Marnati, "Come Piemonte abbiamo predisposto alcuni scenari di sviluppo al 2030 per il fotovoltaico con e senza il coinvolgimento delle aree agricole".

Il tema è proprio quello delle aree idonee. Il decreto ministeriale in attuazione della legge 199 del 2021 dà infatti alle Regioni il compito di individuare i siti sui quali installare i mega impianti di energia. Queste entro il dicembre del 2022 dovranno approvare una legge regionale specifica che porterà due 'vantaggi' nell'installazione di pannelli fotovoltaici, pale eoliche e centrali idroelettriche su specifiche aree: prima di tutto le sovrintendenze verranno sentite per esprimere un parere obbligatorio, ma non vincolante; in secondo luogo i tempi di rilascio delle autorizzazioni per la costruzione degli impianti saranno ridotti di un terzo. 

La Regione ha già individuato le aree idonee? Sempre l'assessore regionale Marnati spiega che all'interno del piano energentico ambientale regionale sono state individuate delle macro aree. 

Le aree che potrebbero essere interessate: 

- aree estrattive dismesse per le quali non siano state correttamente eseguite le attività di recupero e ripristino ambientale (che, come tali, si configurano quali aree degradate);
- aree industriali dismesse, comprensive delle coperture degli edifici; 
- discariche e lotti di discarica chiusi e ripristinati;
- aree industriali e commerciali in esercizio (escluse coperture);
- siti contaminati perimetrati come SIN e SIR (limitatamente alle aree da assoggettare a bonifica);
- aree relative al settore del trasporto e della logistica; 
- aree ove sono attualmente presenti impianti FV a terra, sulla base di una proposta ripotenziamento pari al 20% - proposta coefficiente di sfruttamento: 70% (ovvero il 70% delle aree attualmente occupate da tali impianti incrementa del 20% la propria potenza);
- coperture edifici pubblici ;  
- coperture edifici rurali; 
- coperture edifici residenziali ;
- coperture edifici a uso commerciale e produttivo (ad esclusione delle aree dismesse); 
- pertinenze infrastrutturali (parcheggi);
- pertinenze infrastrutturali (aree di servizio);
- pertinenze infrastrutturali (stazioni);
- pertinenze infrastrutturali (aeroporti);
- pertinenze infrastrutturali (reti viarie e ferroviarie)

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