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Immigrazione, protesta al centro di accoglienza di Torino: "Tornate nella vostra terra"

Il sindaco di Torino ha spiegato che la situazione sarebbe critica perché sarebbe stato raggiunto il limite di capienza

"Tornatevene a casa vostra e difendete il vostro diritto a non emigrare". È questo il senso della protesta del movimento 'La Barriera Torino' al centro di prima accoglienza di via Traves a Torino. I manifestanti hanno affisso dei manifesti esortando gli immigrati a tornare al loro paese a poche ore dall'arrivo di un nuovo bus di migranti. 

Il fatto è accaduto nella serata di ieri - martedì 29 agosto - a poche ore dalle dichiarazioni del sindaco Stefano Lo Russo. Il primo cittadino di Torino ha spiegato che la situazione in città sarebbe critica. 

I manifesti del movimento sono scritti in Italiano, inglese, francese e arabo: "Abbiamo voluto affiggere questi manifesti per spiegare agli immigrati appena arrivati nella nostra nazione che, a differenza di quanto gli facciano credere scafisti, ong e tutti coloro che guadagnano grazie all’immigrazione clandestina, in Italia e in Europa non possiamo aiutarli, perché le risorse, insufficienti, che abbiamo vanno destinate all’aiuto dei moltissimi italiani che versano in condizioni economiche disastrose, trovandosi senza casa, senza lavoro o senza un piatto da mettere sulla tavola", si legge in una nota del movimento. 

"Con i manifesti affissi ieri abbiamo anche cercato di esortare questa gente a fare ritorno nelle proprie terre, per contribuire allo sviluppo materiale di questi paesi, difendendoli dalle depredazioni del capitalismo delle multinazionali e dalle tratte dei nuovi schiavisti, affinché questi immigrati possano vivere nelle loro nazioni, in pace e dignità, godendo del sacrosanto diritto a non dover emigrare, perché ogni terra ha il suo popolo e ogni popolo ha la sua terra", conclude la nota. 

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