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Politica

Il degrado del laghetto comunale di Brandizzo

Comunicato stampa a seguito di interrogazione presentata dal consigliere comunale Davide Pitton

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TorinoToday

Durante la campagna elettorale, che interessava le elezioni amministrative del 2009, il candidato sindaco Roberto Buscagliafece distribuire ad ogni famiglia brandizzese il suo programma.

Tra i tanti punti presenti e promessi su questo documento troviamo, nel capitolo dedicato alla qualità dell'ambiente, il seguente impegno: "Ripristinare le strutture realizzate nell'anno 2003 nell'ambito del progetto ''Parco sul Po'' (e del tutto dimenticate dall'attuale maggioranza amministrativa) ed integrarle con un area naturalistica completa di un nuovo laghetto per la pesca sportiva ed annessa club house".

Come tutti sanno, le elezioni furono vinte da Buscaglia ma oggi dopo quattro anni dalla sua nomina, il laghetto giace invano dimenticato a se stesso.

Purtroppo l'area di cui parliamo è vincolata da una convenzione tra comune e Società Calcestruzzi Piemonte per attività estrattive fino al 2014 (che però non ha mai estratto nulla), anche perchè quella zona è sotto la rigida tutela dell'ente ''Parco del Po''.

Risulta così che il nostro caro ex laghetto comunale è diventato terra di tutti e di nessuno, dove ciascun presunto gestore, vuoi per mancanza di fondi, di volontà ed interesse non muove un passo per fare qualcosa.

Nel frattempo persone incivili ne approfittano per andare a pescare illegalmente con il gommone, reti ed esplosivi, organizzare grigliate e abbandonare rifiuti di ogni genere, senza il controllo di nessuno.

Queste sono le segnalazioni di alcuni pescatori che ho avuto modo di ascoltare, risulta addirittura che alcuni di essi, nel tentativo di redarguire queste persone maleducate hanno ricevuto feroci minacce con armi e coltelli!

Con grande dolore, posso affermare che ciò che ho appena descritto è uno dei tantissimi casi tipicamente italiani, in cui l'incrocio tra privati, burocrazia ed enti locali sfociano nella più completa paralisi di riqualificazione ambientale.

Recentemente ho rivolto un'interrogazione sul laghetto comunale all'amministrazione comunale per conoscere e far sapere ai brandizzesi se vi erano stati sviluppi in merito.

Purtroppo la risposta fornita dall'amministrazione comunale non promette nulla di nuovo!

Le bocce sono ferme al medesimo posto...e gli amanti della pesca sportiva brandizzesi aspettano di riavere il proprio laghetto.

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