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Dipendenti Gtt rappresentanti di lista: "Sono costati al Comune un milione di euro"

I numeri sono stati esposti in Sala Rossa dal capogruppo della Lega Nord Fabrizio Ricca. La vicenda si riferisce alle scorse elezioni politiche, quando oltre mille dipendenti dell'azienda di trasporti pubblici si erano assentati per fare iu rappresentanti di lista

La polemica continua. Durante le scorse elezioni politiche, il 24 e 25 febbraio, oltre mille dipendenti della Gtt, l'azienda di trasporto pubblico del Comune di Torino, si sono assentati dal lavoro per fare i rappresentanti di lista. Una situazione che aveva lasciato scoperte gran parte delle linee in quei due giorni, tanto da costringere l'azienda a diramare un comunicato rivolto a tutti gli utenti, informandoli del fatto che ci sarebbe state meno corse.

In Sala Rossa ora si tirano le somme. Quei due giorni sarebbero costati alle casse comunali oltre un milione di euro, come spiega Fabrizio Ricca, capogruppo della Lega Nord: "I permessi dei dipendenti sono costati 600 mila euro per il pagamento diretto delle ore di permesso, 400 mila euro per straordinari e recupero ore". "Noi siamo favorevoli al pagamento dei permessi che consentono ai lavoratori di poter fare i rappresentanti di lista, ma troviamo imbarazzante l'entità dei costi raggiunti per gli oltre mille dipendenti Gtt impegnati nei seggi, perlopiù in quota Pd".

Una soluzione non c'è, ma il capogruppo della Lega Nord in Consiglio comunale si auspica che si faccia una riorganizzazione interna alla Gtt e una forte sensibilizzazione affinché non capiti nuovamente un'assenza così alta di dipendenti. "E' necessario - conclude Ricca - abbattere questi costi, che ricadono, come sempre, sui torinesi".

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