Candidatura Olimpiadi 2026, c'è attesa per la decisione della sindaca
Appendino dirà se Torino intraprenderà o meno l'avventura a cinque cerchi
Si accorciano i tempi per Torino per presentare la candidatura ai Giochi Olimpici Invernali del 2026. Per giocarsi tutte le chances, entro la fine del mese, il capoluogo sabaudo dovrà farsi avanti ma è questa settimana che dovrebbe arrivare la svolta. Le elezioni sono passate e come annunciato, la sindaca Chiara Appendino, entro venerdì dirà la sua a questo proposito e darà il via libera, oppure no, alla candidatura della città che amministra.
Il presidente del Coni Giovanni Malagó, a Torino la scorsa settimana per l'inaugurazione dell'anno sportivo piemontese, non ha parlato di Olimpiadi, rimandando tutto dopo il 4 marzo ma dall'ambiente si vocifera che, nonostante il sindaco di Milano Giuseppe Sala gli abbia già scritto per dire sì alla candidatura del capoluogo lombardo, sia molto propenso a sostenere Torino e le sue valli.
Ancora Sion
Che avrebbero ottime possibilità di vincere, considerando il fatto che al momento l'unica contendente è, come nel 2006, la svizzera Sion che allora fu sconfitta e questa volta rischia di ritirarsi prima del verdetto del Cio, nel settembre 2019. Gli svizzeri non sono però molto d'accordo a intraprendere l'avventura a cinque cerchi e a giugno la decisione definitiva sarà presa con un referendum.
Un'ereditá importante
E come ti detto, sarebbero Olimpiadi sostenibili: proprio per questo si vocifera che la sindaca Appendino potrebbe essere favorevole. Innanzitutto un bagaglio di esperienza accumulata non indifferente. E poi l'eredità impiantistica del 2006 infatti, permetterebbe di andare al risparmio: i palazzetto di Torino sarebbero utilizzabili e in montagna si potrebbero recuperare addirittura i trampolini di Pragelato e la pista di bob e slittino di Cesana Pariol. Senza contare la ricaduta in termini turistici ed economici che un evento come quello olimpico porterebbe sul territorio.