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Fondazione, la sindaca sceglie un uomo di sistema ed è polemica

Come rappresentante nel consiglio di amministrazione, Appendino si orienta su Roberto Coda, noto professionista torinese

La Fondazione Musei è, com'è noto ormai, orfana di Patrizia Asproni che un giorno fa ne ha lasciato la presidenza e Chiara Appendino ha nominato come suo rappresentante, all'interno del consiglio di amministrazione, Roberto Coda.

Il commercialista annovera diverse cariche pubbliche nella sua carriera e va a prendere il posto, rimasto vacante da tre mesi, dell'ex assessore alla Cultura Maurizio Braccialarghe. Si tratta di un professionista del sistema, tutt'altro che sconosciuto all'establishement - tra i suoi incarichi quello di revisore dei conti in Smat, Fondazione del Libro, Ordine degli Architetti e in Prima Industrie, l'azienda prima presieduta da Domenico Appendino, padre della sindaca - e questo ha causato, com'è immaginabile, alcuni rumors fra le opposizioni in Comune

A chiedere un'audizione di Coda, il capogruppo del Pd Stefano Lo Russo mentre Osvaldo Napoli di Forza Italia, dopo aver commentato le scelte della sindaca tutt'altro che "anti sistema", lontane quindi dalle dichiarazioni fatte in campagna elettorale, ha invitato Coda a non accettare la nomina "che rientra nella logica della vecchia, anzi vecchissima politica e darebbe adito a una valanga di sospetti e di polemiche". 

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