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"Lo Stato finanzi le scuole materne, non sono di competenza del Comune"

Dieci consiglieri del Partito Democratico hanno presentato una mozione in Consiglio comunale chiedendo al Sindaco e alla Giunta di avviare una trattativa con il Ministero della Pubblica Istruzione per definire un programma

Il Consiglio Comunale di Torino ha approvato, con 23 voti favorevoli e 2 astensioni, una mozione presentata da 10 consiglieri del partito democratico, prima firmataria Domenica Genisio, che impegna il sindaco e la giunta ad avviare una trattativa con il Ministero della Pubblica Istruzione, per definire un programma di medio periodo che, scrivono i firmatari, “nell'arco del quinquennio e nel rispetto dei diritti dei lavoratori - impegni inderogabilmente lo Stato al rispetto delle sue funzioni, cioè a coprire tutti i costi delle scuole materne comunali e/o ad assumerne in proprio la gestione”.

“Appare sempre più intollerabile – recita la mozione - che l'Amministrazione Statale continui a ridurre le risorse trasferite agli enti locali ma, al contempo, non assuma pienamente gli oneri relativi ai servizi a cui è tenuta”. Da molti anni il Comune gestisce proprie scuole materne, facendosi carico di una funzione e di un onere che la legge attribuisce allo Stato. Il costo annuo delle scuole materne comunali è di circa 60 milioni di euro. Il risparmio di tali costi, conclude la mozione, “permetterebbe di ampliare l'offerta educativa per la prima infanzia, ovvero a ridurre la spesa corrente sempre più insostenibile anche a causa dei tagli governativi”.

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