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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Figli di coppie gay, Lo Russo incontra i parlamentari piemontesi: "È necessario trovare soluzioni"

Dopo lo stop alle trascrizioni anagrafiche

Una riunione in videoconferenza per discutere, insieme ai parlamentari piemontesi e ai capigruppo del consiglio comunale di Torino, del tema delle trascrizioni anagrafiche dei figli delle coppie omogenitoriali. A convocarla sono stati il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, e l'assessore Jacopo Rosatelli con l'obiettivo di trovare soluzioni legislative che tutelino i diritti fondamentali dei minori nati e di quelli che nasceranno. 

Un'esigenza che si fa sempre più urgente alla luce degli sviluppi degli ultimi mesi che hanno visto il Comune di Torino costretto a interrompere le nuove iscrizioni dopo il pressing della magistratura e della Prefettura di Torino. Dal 2018 a oggi sono 83 i figli di coppie omogenitoriali che sono stati iscritti all'anagrafe cittadina come figli di coppie dello stesso sesso. 

Una mossa, quella di convocare i parlamentari piemontesi da parte del sindaco, politica che và nella direzione di spingere chi siede in Parlamento ad accelerare il processo legislativo a livello nazionale. "La materia deve essere affrontata in modo omogeneo dal legislatore, e non può essere lasciata alla discrezionalità di sindaci, prefetti e tribunali", scrivono in una nota Lo Russo e Rosatelli, "È necessario trovare soluzioni legislative che tutelino i diritti fondamentali dei minori nati e di quelli che nasceranno. Si tratta di un tema di equità e di diritti da tutelare per  tutti i minori. Per questo intendiamo proseguire il nostro lavoro con un costante confronto i parlamentari".

Le reazioni delle opposizioni

Confronto al quale hanno partecipato anche alcuni esponenti dell'opposizione in consiglio comunale. Tra questi Valentina Sganga del Movimento 5 Stelle che ha invocato l'apertura sul tema di un confronto tra le forze parlamentare progressiste: "Mi auguro che si avvii un più proficuo dialogo tra le forze progressiste e di centrosinistra. Il Movimento 5 Stelle ha una sua proposta di legge sulla filiazione e il matrimonio egualitario: uniti abbiamo i numeri per approvarla, senza perdere altro tempo". 

"È un tema che seguiamo con attenzione, perché tocca i diritti dei bambini", spiega Paolo Damilano di Torino Bellissima, "Bene quindi che si stia proseguendo per valutare le tutele del caso, secondo quanto deciderà il legislatore. È indubbio infatti che serva un intervento per normare una materia così delicata. Per quanto ci riguarda, abbiamo sempre detto che Torino non deve arretrare sul fronte dei diritti - e non sarebbe successo neanche se il risultato elettorale fosse stato diverso... - ma è chiaro che si deve rimanere comunque nel solco nelle norme esistenti".

Contrari invece Lega e Fratelli d'Italia. "Siamo sorpresi, dispiaciuti e anche un po' arrabbiati per il fatto che il sindaco di Torino abbia convocato oggi, per la prima volta dal suo insediamento, i parlamentari di Torino su un tema divisivo come quello della omogenitorialità, su cui peraltro le posizioni politiche sono molto chiare", spiega Elena Maccanti, parlamentare e consigliera comunale della Lega, "È evidente come il sindaco abbia voluto scaricare ogni responsabilità di fronte a parte del suo elettorato dopo che una sentenza e una lettera del Prefetto hanno messo fine a una prassi introdotta da Appendino e proseguita dall’amministrazione Pd. Atti illegittimi adottati per sostenere una posizione ideologica, non nell'interesse ma sulla pelle dei bambini". 

Nota la posizione sul tema di Fratelli d'Italia: "Siamo contrari alla trascrizione dei figli delle coppie omogenitoriali perché condanniamo categoricamente la pratica della maternità surrogata e della fecondazione assistita, al netto dell'orientamento sessuale di chi la richiede", spiega Giovanni Crosetto, "Noi come Fratelli d'Italia sostieniamo il principio della genitorialità e quindi sosteniamo e difendiamo la famiglia tradizionale bigenitoriale, perché siamo convinti che la figura del partner non possa e non debba sostituire la figura del genitore".

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