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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Erba alta, divampa la polemica: "Torino fuori dal centro sembra una giungla abbandonata"

A sollevare la questione Andrea Russi (M5S), ma Tresso ha in mente una soluzione

"Torino, appena fuori dalla ZTL, sembra una giungla abbandonata a se stessa. Da Mirafiori fino a Falchera, passando per la Pellerina e Parco Dora", a dirlo è Andrea Russi, il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Comune. Lo fa pubblicando sul suo profilo facebook alcune fotografie che ritraggono micro foreste urbane. Una polemica, quella sull'erba alta, che puntuale come un orologio svizzero appare ogni anno. 

"Sveglia, sindaco", continua Russi, "Non so se se ne è accorto, ma oltre a tagliare i nastri degli eventi che ha ereditato da noi, c’è una città da amministrare". A rispondergli, anche se non direttamente, non è Lo Russo, ma Francesco Tresso, assessore comunale con delega al verde pubblico.

"Uno dei problemi che ho riscontrato è che ci sono molti soggetti che si occupano del taglio dell'erba", spiega Tresso. La questione del verde è infatti di gestione comunale, delle circoscrizioni e anche in alcuni casi di Amiat: "Noi stessi come struttura comunale abbiamo del verde gestito dal Comune e verde gestito dalle circoscrizioni, e su questo sto cercando di lavorare per rendere tutto più omogeneo. Non è una scelta politica dire se una circoscrizione taglia l'erba due volte all'anno o quattro; si deve dare ai cittadini un servizio omogeneo". 

Per farlo nel progetto di Tresso c'è una cabina di regia che coordini le vari fasi del sistema: "Dobbiamo monitorare per coordinare gli interventi. Sto lavorando a un sistema centrale di servizi alle circoscrizione, per esempio anche a livello di appalti, personale, contabilizzazione dei lavori. Dobbiamo creare un centro servizi con tecnici e una struttura che sia in grado di aiutare le circoscrizioni". 

Un accentramento che secondo l'assessore però non toglierebbe alcun potere politico alle circoscrizioni: "Le circoscrizioni devono giocare la loro parte politica su aspetti come la progettazione. Sul taglio dell'erba non si deve giocare una scelta politica, anzi è difficile spiegare a un cittadino che in un quartiere ci sono due tagli all'anno e in altri quattro. Io richiamerei a una maggiore necessità di omogeneità nell'erogazione di un servizio". 

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