Emergenza cibo, a Torino nasce il coordinamento per aiutare chi non ha i soldi per mangiare
Iniziative anche contro lo spreco alimentare e la promozione culturale del cibo
C'è chi è costretto ad andare al mercato a fine giornata a rovistare tra i rifiuti per portarsi a casa la verdura e la frutta che non è stata venduta; c'è chi invece non riesce a mettere proprio un piatto in tavola a fine giornata. È la condizione, sempre più drammatica, di chi lentamente scivola nella fascia povera della popolazione. Anziani, giovani e anche famiglie, come raccontano le associazioni che a Torino lavorano in sostegno dei senza fissa dimora.
È guardando anche a loro che la Città di Torino ha deciso di mettere a sistema tutte quelle azioni pubbliche e sociali che si occupano di politiche attive del cibo creando un coordinamento apposito che si occupi di solidarietà, cultura del cibo, contrasto allo spreco e anche promozione del territorio.
"L'idea del coordinamento non nasce dal nulla", spiega Chiara Foglietta, assessora alla Transizione ecologica e digitale del Comune di Torino, "La Città di Torino da sempre è impegnata nelle politiche attive del cibo ed è stata, nel 2015, la prima città europea a siglare il Milan Urban Food Policy Pact. È da tempo che ci battiamo e abbiamo ripreso questa attività istituendo un gruppo che sia intersettoriale e interassessorile sulle politiche del cibo".
Il punto di partenza di questo percorso si chiama 'Fusilli', come la pasta, ed è un progetto europeo del Programma Horizon 2020 avviato a inizio 2021, della durata di quattro anni, che ha l'obiettivo di sviluppare politiche alimentari.
Avete un dato di quanti siano i torinesi che hanno difficoltà a nutrirsi? "Il dato preciso non l'abbiamo, ma la volontà di creare questo coordinamento serve per tenere con maggiore attenzione sott'occhio tutte le persone che non hanno accesso al cibo e favorire il diritto al cibo, capire di quante si tratta e come fare per affrontare queste problematiche".
In quali ambiti lavorerete? "Il coordinamento avrà quattro tematiche principali che saranno sostenibilità ambientale ed economia circolare; sicurezza e spreco alimentare; agricoltura urbana; e promozione culturale. Bisogna ricordare che anche sullo spreco alimentare questa città ha avviato da anni una progettualità che è quella delle 'sentinelle del cibo', che si occupano di fare in modo che il cibo invenduto non venga sprecato, ma vada a chi ne ha bisogno".
A Torino sono diverse le realtà che operano nel campo del cibo e della solidarietà: ci sono le esperienze degli orti urbani sociali, c'è chi si occupa di raccogliere il cibo invenduto dai mercati e chi lo distribuisce alle famiglie povere. "Il compito di questo lavoro sarà anche quello di mettere a sistema queste realtà che ci sono già; non inventiamo niente di nuovo, ma semplicemente cerchiamo di sistematizzare tutto attorno a questo tavolo che farà da coordinamento. Vogliamo anche favorire un po' di comunicazione tra i vari settori", ha concluso l'assessora Foglietta.
Ci sono altri temi che il coordinamento sarà chiamato ad affrontare, come la promozione culturale del cibo, la promozione del territorio, le buone pratiche contro lo spreco alimentare. Tutti temi che sono strettamente connessi con la solidarietà e al contrasto ai cambiamenti climatici.