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Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni Politiche 2013

Elezioni 2013: Rivoluzione Civile in Piemonte senza candidati Idv

L'Italia dei Valori non contribuirà alle prossime elezioni con propri candidati piemontesi. La scelta della lista Ingroia scontentano però molti

Senza coordinatore regionale, senza alcuni degli eletti che hanno fatto la storia negli ultimi anni, l'Italia dei Valori in Piemonte si ritrova anche senza candidati per le prossime elezioni politiche.

Rivoluzione Civile, la lista elettorale che, oltre il partito di Antonio Di Pietro, racchiude i Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista, Federazione dei Versi e Movimento Arancione, ha ricevuto diverse critiche da parte dei militanti dell'Italia dei Valori per alcune decisioni prese, ultime dei quali di Andrea Buquicchio e Patrizia Bugnano, due degli esponenti di maggiore spicco della storia regionale del partito.

“In Piemonte il progetto Rivoluzione civile nasce zoppo - chiosa il capogruppo in Regione Andrea Buquicchio -. Gli organi nazionali hanno preferito paracadutare nelle liste della nostra regione alcune figure, sicuramente rispettabili, ma ben poco legate al territorio. E' davvero preoccupante che nessun esponente dell'Italia dei Valori piemontese risulti in posizione eleggibile".

Buquicchio, ex coordinatore regionale dell'Italia dei Valori, che secondo molte voci sarà anche l'eletto nel prossimo congresso previsto per luglio, mette già le mani avanti in caso di insuccesso di Rivoluzione Civile: "In caso di una mancata affermazione elettorale nella nostra regione, a urne chiuse sarà troppo tardi fare un esame di coscienza. Ben poco si potrà rimproverare ai militanti ed agli elettori dell'Italia dei Valori, che avrebbero legittimamente desiderato scelte eque, coerenti e svincolate dalle vecchie logiche da manuale Cencelli". Nonostante le parole di rammarico il capogruppo in Regione di Idv ha confermato il suo sostegno alla lista.

Come detto l'Italia dei Valori non avrà candidati, anche per scelta della senatrice Patrizia Bugnano, la quale ha rifiutato l'offerta di Antonio Ingroia di entrare nella lista per la composizione del prossimo Senato. "Ho rifiutato la candidatura perché, pur riconoscendomi nei valori di Rivoluzione civile, non posso condividere la composizione delle liste in Piemonte che non tiene conto delle diverse sensibilità dei fondatori di questo progetto - ha detto la senatrice Bugnano, aggiungendo -. Ne è la dimostrazione evidente la candidatura a capolista al Senato di Durbiano, sindaco No Tav. Nulla di personale, ma non posso dimenticare le sue prese di posizione contro la magistratura e contro le forze dell'ordine in occasione dell'arresto di alcuni militanti No Tav accusati di episodi violenti e di devastazione".

LETTERA DELLA SENATRICE BUGNANO A INGROIA

Il rifiuto è arrivato nonostante molti le consigliassero di accettare la candidatura, sia per continuare il lavoro svolto negli ultimi cinque anni, sia per le buone possibilità di successo. "Nessuno può convincermi di venir meno ai miei principi. Sosterrò Ingroia con lealtà e coerenza, con la speranza che sappia rappresentare i valori della legalità meglio di chi ha suggerito i nomi delle liste del Piemonte”.

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