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Giovedì, 25 Aprile 2024
Elezioni Politiche 2013

Elezioni 2013, per Beppe Grillo due donne capolista per la Camera

Movimento 5 Stelle ha presentato la sua lista di candidati per le prossime elezioni politiche. Laura Castelli e Fabiana Dadone capoliste

Martedì sera il Movimento5 Stelle di Beppe Grillo presenta ufficialmente i candidati per il Piemonte per le prossime elezioni nazionali. Per la Camera si è puntato sulle donne: capilista sono infatti Laura Castelli, 26 anni, e Fabiana Dadone, 29 anni. Laureata in economia aziendale, la prima lavora al Gruppo consiliare regionale del Movimento 5 Stelle con il consigliere Davide Bono; la seconda, è invece praticante avvocato in un ufficio legale della provincia di Cuneo, dove vive.

Per il Senato guida la lista il 49enne attivista No Tav Marco Scibona che, dopo essere stato candidato alle ultime regionali ha iniziato a lavorare nello staff del gruppo consigliare in Regione Piemonte.

I candidati di Beppe Grillo, votati nelle Parlamentarie tramite votazioni on line dagli iscritti, rispondono tutti ai tre requisiti chiesti dallo stesso leader del movimento: sono incensurati, con massimo una legislatura alle spalle e non hanno tessere di partito.

> CANDIDATI PER LA CAMERA DEL MOVIMENTO 5 STELLE

> CANDIDATI PER IL SENATO DEL MOVIMENTO 5 STELLE

Come sempre Beppe Grillo ha mosso tante polemiche intorno a lui e al suo modo di agire. Di tutta risposta ha anticipato quello che faranno i 'suoi' parlamentari.

"L’organizzazione attuale dello Stato è eccessivamente burocratica, sovradimensionata, costosa ed inefficiente. Il Parlamento non rappresenta più i cittadini che non possono scegliere il candidato, ma solo il simbolo del partito: quindi è necessaria una revisione della legge elettorale che reintroduca le preferenze. La Costituzione non è applicata, ed i partiti si sono sostituiti alla volontà popolare e sottratti al suo controllo e giudizio.

Il parlamentare non deve più essere una professione, remunerata con cifre da capogiro e sommersa da privilegi, ma un servizio civile: riduzione a due soli mandati, eliminazione del vitalizio (dopo 5 anni), l’adeguamento degli stipendi, ed il divieto di esercitare un’altra professione durante il mandato, sono fondamentali. A tutto ciò va aggiunto la non eleggibilità a cariche pubbliche per i cittadini condannati, ed il divieto di cumulo delle cariche per i parlamentari.

Nell’ottica di una organizzazione dello Stato meno costosa e più efficiente, proponiamo l’abolizione delle province e l’accorpamento dei Comuni più piccoli, salvaguardando i servizi. Per riavvicinare la politica ai cittadini proponiamo l’abolizione dei rimborsi elettorali che sostituiscono il vecchio finanziamento pubblico ai partiti, sul quale i cittadini si sono già espressi con parere contrario grazie al referendum abrogativo dell’Aprile 1993, costatoci ad oggi oltre 2 miliardi di euro.

La partecipazione dei cittadini deve essere favorita sia tramite l’obbligatorietà della discussione parlamentare e del voto nominale per le leggi di iniziativa popolare, sia con l’introduzione di referenda propositivi oltre che abrogativi senza quorum, da tenersi insieme ad altre elezioni in modo da incentivare il voto e ridurne il costo.

Inoltre l’introduzione di una vera “azione collettiva”, o class action, è il modo migliore con cui i cittadini possono essere tutelati e risarciti dai torti delle aziende e delle multinazionali, in quanto la relativa sentenza favorevole avrà poi effetto o potrà essere fatta valere da tutti i soggetti che si trovino nell’identica situazione".

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