Elezioni comunali 2021 a San Mauro Torinese: ballottaggio tra centrosinistra e centrodestra
Arrivo al fotofinish
A San Mauro Torinese sarà ballottaggio tra centrosinistra e centrodestra: è in vantaggio Giulia Guazzora (centrosinistra) col 28,58% di misura su Paola Antonetto (centrodestra) col 27,23%. Resta fuori dal ballottaggio sia pure di poco Riccardo Carosso (civiche) col 24,75%; unico fuori dai giochi fin da subito è stato il sindaco uscente Marco Bongiovanni (Movimento 5 Stelle) col 19,45%, delusione della tornata elettorale dopo i cinque anni alla guida della città.
Affluenza al 65,29%
Anche a San Mauro Torinese, domenica 3 e lunedì 4 ottobre si vota per eleggere il sindaco e il nuovo Consiglio comunale. Quattro al momento i candidati in corsa per la fascia di sindaco. L'affluenza è stata del 65,29%.
I candidati
Al sindaco uscente Marco Bongiovanni del M5S, eletto 5 anni fa e che si ripropone al giudizio dei suoi cittadini, e a Paola Antonetto consigliera uscente di Fratelli D'Italia che unisce il resto del centrodestra (Lega, Forza Italia e Udc) ed è appoggiata dalla lista civica Uniti per San Mauro, si aggiunge Giulia Guazzora.
La 41enne, fino allo scorso autunno assessora alla Cultura nella Giunta a cinque stelle, oggi è la candidata ufficiale del centrosinistra. La Guazzora è sostenuta da un'ampia coalizione formata da una parte del Pd, Siamo per San Mauro, Sinistra per San Mauro, Italia Viva e Impegno per San Mauro.
Si candida a sindaco della Città di San Mauro Torinese anche Riccardo Carosso che è sostenuto da un patto civico. Tre sono le liste civiche che lo appoggiano: la Lista Civica Due Ponti; la Lista Civica San Mauro Domani e la Lista Civica Alernativa democratica.
Come si vota
San Mauro fa parte, insieme a Torino, Ciriè, Rivalta, Beinasco, Pinerolo e San Mauro, degli 8 comuni della Città Metropolitana, con più di 15mila abitanti. Nelle città con più di 15mila abitanti, vince al primo turno il candidato che ottiene il 50% più uno dei voti, in caso contrario è previsto il ballottaggio tra i due più votati.
Inoltre, nei grandi comuni è consentito il voto disgiunto: è possibile esprimere contemporaneamente la propria preferenza per un candidato e per una lista che ne sostiene un altro. Si possono esprimere fino a un massimo di due preferenze per i candidati al consiglio comunale, a condizione che venga rispettato il criterio del genere diverso: una per un uomo e una per una donna. Se le due preferenze sono rivolte a candidati dello stesso genere, la preferenza sarà considerata nulla.
Sempre nei comuni oltre i 15mila abitanti è prevista una soglia di sbarramento del 3% per permettere a una lista di entrare in consiglio comunale. C'è poi un premio di maggioranza del 60% dei seggi per le liste collegate al sindaco eletto.