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Elezioni a Torino, ecco la scheda del ballottaggio e come si vota il nuovo sindaco

Si vota il 17 e 18 ottobre

Il 17 e 18 ottobre i cittadini di Torino sono nuovamente chiamati alle urne per votare al ballottaggio che eleggerà il futuro sindaco della Città di Torino. A contendersi la poltrona di primo cittadino sono Stefano Lo Russo (140.200 voti pari al 43,86%) e Paolo Damilano (124.347 voti pari al 38,90%). 

I cittadini una volta giunti al seggio riceveranno una scheda di colore azzurro sulla quale troveranno i nomi dei due candidati sindaci e sotto ognuno di essi le liste a loro collegate e che li sostengono. Su quella scheda dovranno indicare la preferenza. 

Come si vota al ballottaggio

La preferenza può essere espressa solo per uno dei due candidati alla carica di sindaco tracciando, con la matita copiativa, un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato sindaco prescelto. Attenzione: non possibile votare per un candidato alla carica di sindaco e per una lista non collegata a quel candidato a sindaco. La scheda che presenta un segno sul nome di un candidato sindaco e sul simbolo della lista che appoggia l'altro candidato è nulla.

Quando il voto è valido e quando non lo è

È valido il voto anche quando il crocesegno sia stato impropriamente apposto fuori dallo spazio contenente il nominativo del candidato, ad esempio sul contrassegno di una lista collegata, poiché la volontà effettiva dell'elettore appare comunque manifesta. 
È valido il voto per un candidato sindaco anche in presenza di più segni apposti sul nominativo del candidato alla predetta carica e/o su uno o più simboli di liste collegate. 
È valido il voto quando si è in presenza di segni meramente ripetitivi o superflui in quanto non possono essere interpretati come 'segni di riconoscimento', tali da determinare la nullità del voto espresso. In particolare scrivere sulla scheda il nome di un candidato sindaco può essere interpretata come conferma del voto espresso per l'elezione del sindaco, in quanto innocua espressione solo rafforzativa del relativo suffragio.

Non è valido il voto quando il crocesegno è tracciato sia sul nominativo di un candidato alla carica di sindaco, sia su un simbolo di una lista collegata all'altro candidato.
Non è valido il voto quando sulla scheda vengono menzionati i nominativi di candidati alla carica consiliare, in quanto ciò integra un segno di riconoscimento e inficia pertanto la validità del voto.

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