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Stoccata di Damilano a Stellantis: "A Torino decisioni prese da altri, in futuro non sarà così"

L'intervento alla convention di Nicola Porro

"Torino è stata viziata e abituata che le decisioni venissero prese da altri, in futuro dovrà prendere decisioni e farsi conoscere nel mondo". La Torino di Paolo Damilano - se questi riuscirà a diventare il sindaco della Città - sarà indipendente e autonoma. Insomma sembra proprio che l'imprenditore sostenuto dal centrodestra miri a riequilibrare il rapporto di forza che la città ha sempre avuto con quella che fino a ieri abbiamo chiamato FIAT. O almeno è quanto emerge da quel che ha detto durante il suo intervento alla convention organizzata a Bari da Nicola Porro, 'La ripartenza'. 

Parole che viaggiano nel solco scavato la settimana scorsa dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che dopo l'incontro di martedì 13 luglio con gli ex presidenti della Regione Piemonte aveva detto: "Noi le idee le abbiamo chiare ed è il motivo per cui cercheremo di capire insieme al presidente Draghi quali sono le prospettive della politica industriale italiana applicata al Piemonte. Noi non abbiamo bisogno di elemosine o di risarcimenti, bisogna venire qui perché conviene venire". 

Per poi lanciare la stoccata:  "Io non voglio più firmare lettere, ma dossier. È previsto un dossier da inviare a tutti, anche a Stellantis. Noi dobbiamo aprirci al mondo come FIAT si è aperta al mondo. Stellantis è sicuramente un interlocutore privilegiato per la sua storia, ma non è l'unico. Noi dobbiamo essere pronti ad accogliere tutti".  

Così dunque anche Paolo Damilano immagina una Torino che debba cogliere le opportunità che potrebbero derivare dalla crisi pandemica: "Abbiamo vissuto un periodo terribile e tragico. La nostra generazione non si sarebbe mai aspettata di dover affrontare un periodo così di grande difficoltà. Credo che si scrive ripartenza, ma si deve leggere grande opportunità". 

Per poi aggiungere: "Nei prossimi mesi e nei prossimi anni ci saranno veramente grandi opportunità. Torino è una città grande e industriale che ha tantissime opportunità per poter riprendere il proprio ruolo a livello internazionale". 

Infine il messaggio, neanche tanto in codice (anche perché il riferimento è chiaro), a Stellantis: "È stata viziata e abituata che le decisioni venissero prese dagli altri. È cronaca degli ultimi giorni. Il futuro sarà più una Torino che dovrà prendere decisioni e andare a farsi conoscere nel mondo"

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