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Lega e Fratelli d'Italia contro la moschea nell'ex Fonderia Nebiolo. Antonino Iaria: "Una squallida polemica"

Il complesso è stato acquistato dalla Confederazione Islamica Italiana

"No alla moschea all'interno dell'ex Fonderie Nebiolo", a dirlo è l'onorevole Augusta Montaruli di Fratelli d'Italia che ha annunciato una manifestazione di protesta davanti al complesso di via Bologna che è stato acquistato dalla Confederazione Islamica Italiana. Dicono i rappresentanti del centrodestra che si tratta dell'ennesimo regalo della Giunta Appendino, ma per Antonino Iaria, assessore all'Urbanistica del Comune di Torino, è solo "una polemica strumentale". 

C'era da aspettarselo che l'annuncio, in piena campagna elettorale, dell'acquisizione da parte della Confederazione Islamica Italiana di quello stabile per farne in parte una moschea avrebbe fatto discutere, e parecchio. È per questo che nei giorni scorsi, quando è trapelata la notizia poi confermata, anche dal Comune di Torino hanno voluto precisare che dell'intero complesso solo il 20% sarà dedicato alle attività di culto, mentre l'80% sarà destinato a studenti universitari e residenti del quartiere. Tutto ciò però non ha evitato che divampasse la polemica. 

La prima a tuonare è stata la senatrice della Lega, Marzia Casolati: "Ritengo gravissimo che una città come la nostra, che necessita di promuovere produzione e rilancio imprenditoriale anche rigenerando realtà economiche locali, svenda le ex fonderie Nebiolo alla Confederazione Islamica Italiana per poco più di un milione di euro.  Appendino si dimentica i torinesi: chiarisca come mai, anziché ragionare di una riqualificazione dell’area che avrebbe favorito la città, si è scelta la strada della concessione di uno spazio per l’ennesima moschea. Se la sindaca crede di migliorare così la qualità della vita della Barriera di Milano ha sbagliato di grosso: Torino e i suoi abitanti non meritano insensate decisione calate dall’alto, lontane anni luce da richieste e bisogni concreti della nostra comunità".

Stesso tono utilizzato, virgola più virgola meno da Frateli d'Italia: "Porterò in Parlamento una interrogazione affinchè le Istituzioni si impegnino a rispettare il principio di reciprocità. Per creare integrazione è necessario che si insegni la lingua e la cultura italiana agli stranieri che vengono nel nostro Paese. Non un maxi-complesso per gli islamici, per promuovere solo ed esclusivamente la loro cultura, posto oltretutto in una periferia già difficile", scrive Augusta Montaruli, "Nello stesso momento chiederò anche una operazione di trasparenza nell’utilizzo della cospicua somma stanziata per la realizzazione dell’istituzione religiosa. Il business della cultura ha radici ambigue, non è questa ottica di integrazione che può risolvere i punti bui dell’immigrazione". 

Le reazioni

Antonino Iaria, assessore all'Urbanistica del Comune di Torino, parla di una polemica strumentale e squallida: "Come Assessore all'Urbanistica e al Patrimonio rivendico la piena legittimità di un progetto che recupera un immobile, evitando che per altri 20 anni i cittadini del territorio debbano sopportare un edificio completamente degradato. L’area non è stata svenduta: è stata messa a bando più volte, e più volte il bando è andato deserto. Stavolta invece, abbiamo concluso un progetto che porterà valore e rivitalizzerà il territorio, grazie allo scambio interculturale che ne conseguirà e grazie alla rivitalizzazione di un intero lotto".

Poi l'affondo di Iaria contro chi lo contesta: "Dimostrano palesemente di non aver approfondito il progetto e mostrano ancora una volta una deriva esplicitamente razzista e anticostituzionale e sarebbe stato troppo aspettarsi una parola di condanna di affermazioni xenofobe da parte della sinistra, i cui valori, evidentemente, diventano meno universali in campagna elettorale". 

Sul tema è intervenuta anche la sindaca Chiara Appendino: "È la riqualificazione di uno spazio pubblico, molto grosso, abbandonato da anni, che quindi è una restituzione importante per il quartiere che abbiamo costruito e che ha più funzionalità. Tra l'altro con al centro il tema degli studenti e della residenzialità, e che, costruito con il Comune, prevede una restituzione di spazi al Comune e alla Circoscrizione. È un progetto molto ambizioso in cui abbiamo creduto e di cui siamo molto orgogliosi. Francamente mi sembrano delle polemiche sterili, inutili e ideologiche che respingiamo al mittente senza troppe preoccupazioni".

Mimmo Carretta, segretario torinese del Partito Democratico, parla di polemiche strumentali e commenta: "L'intervento sull'ex Nebiolo è solo un tassello particolare, noi ci presentiamo alla città con l'intenzione di riqualificare tutto il quartiere di Aurora. In questo quadro uno studentato, come quello di cui stiamo parlando, è un'opera di riqualificazione urbana e di potenziamento della vocazione universitaria torinese. I servizi complementari, dal verde alla biblioteca a uno spazio dedicato per il culto, sono il modo per integrare la struttura e la comunità che la vivrà nel quartiere. Damilano si sente rappresentato dalle affermazioni becere e razziste di Fratelli d'Italia? O preferisce, silente, lasciare il lavoro sporco ai suoi dante causa?". 

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