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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"Grazie ai camerati di Torino", così l'eletto in Circoscrizione di Fratelli d'Italia omaggia i neo fascisti

Polemica sul post facebook

"Un ringraziamento ai camerati che hanno lavorato per farmi rientrare in Circoscrizione", a scriverlo su facebook è Massimo Robella, candidato alla Circoscrizione 6 rieletto per Fratelli d'Italia. Un post che in queste ore sta facendo discutere e parecchio anche alla luce dell'inchiesta giornalistica che ha messo in luce la connivenza a Milano tra il partito di Giorgia Meloni e una parte della destra neo fascista italiana. 

Robella poi continua il suo post parlando della destra sociale presente in Fratelli d'Italia mettendo così in evidenza il peso elettorale che questa ha avuto nel risultato elettorale ottenuto: Fratelli d'Italia nella Circoscrizione 6 ha realizzato il 12,89% piazzandosi al secondo posto come partito nel centrodestra. Centrodestra che ha eletto il presidente in sole due Circoscrizioni, la 6 dove ha vinto Valerio Lomanto e la 5 dove ha vinto Enrico Crescimanno. 

A cogliere al volo la polemica è Marco Grimaldi di Sinistra Ecologista che scrive su facebook: "I neo eletti consiglieri di circoscrizione a Torino si auto definiscono camerati. Il complotto contro Fratelli d’Italia continua", dice ironicamente per poi concludere, "Cara Meloni, risparmiati 100 ore di girato: il fascista basta non candidarlo. O basta non esserlo". 

Le reazioni nel centrodestra

Netta la presa di distanza del candidato sindaco Paolo Damilano: "Le parole riportate su Facebook di un eletto in Circoscrizione di Fratelli d’Italia sono ovviamente inaccettabili. Per come conosco Giorgia Meloni e la comunità di Fratelli d’Italia sono sicuro che nelle prossime ore verranno presi provvedimenti netti e inequivocabili. Non c’è posto, nella nostra vasta coalizione al lavoro per cambiare Torino, per parole d’ordine che si collocano al di fuori della nostra convivenza democratica".

Anche Augusta Montaruli di Fratelli d'Italia prende le distanze dal post di Ribella: "In Fratelli d’Italia non c’è spazio per nostalgici con atteggiamenti inadeguati. Il nostro codice etico è chiaro e siamo sempre stati estremamente severi. La sinistra però la smetta di erigersi a censori della democrazia e della presentabilità perché nessuno gli ha attribuito questo ruolo".

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