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Elezioni comunali 2021 Centro / Piazza Solferino

Salvini a tutto campo: dall'utero in affitto, alla condanna di Appendino e a Torino vuole vincere subito

Comizio in piazza Solferino

È un Matteo Salvini come sempre ambizioso quello che si è presentato ieri sera, giovedì 9 settembre, in piazza Solferino a Torino. Non solo ambisce alla vittoria di Paolo Damilano, ma punta al primo turno; non solo vuole vedere il centrodestra primeggiare, ma vuole che la Lega diventi il primo partito della coalizione. Con queste convinzioni sale sul palco montato a metà della piazza e aizza i torinesi che non hanno voluto mancare al suo comizio. Non troppi, c'è da dire, tra i 300 e i 500. 

Un palco che, come qualcuno dei vertici della Lega a Torino farà notare al termine del comizio, è tutto al maschile. È rimasta a terra anche la deputata Elena Maccanti, volto storico del carroccio piemontese e capolista della Lega a Torino. Sul palco invece ci è salito il candidato sindaco Paolo Damilano che si è intrattenuto con il leader della Lega davanti alla gente per cinque minuti circa, il tempo di salutare, ringraziare gli alleati e tornare giù. 

Matteo Salvini intanto a Torino annusa la possibilità di una vittoria storica e tra le righe si intesta i meriti: "Per una città industriale come Torino che negli ultimi anni ha perso occasioni, dalle Olimpiadi alle fiere e qualcuno voleva bloccare anche la TAV, avere un imprenditore che rilanci il tessuto economico e che usi bene i fondi europei penso che sia la scelta giusta" esordisce il leader leghista che poi però puntualizza: "Come Lega sono ogoglioso di aver portato tutta la coalizione a scelte civiche con medici, avvocati e imprenditori. Questa è l'unica città dove il centrodestra non ha mai vinto. Noi faremo di tutto per vincere al primo turno". 

E non lo turba neppure la colazione così ampia formata dallo stesso Damilano, una colazione dove per la prima volta Salvini si vedrà a correre con ex attivisti di sinistra, radicali e centrosinistra: "Piena e totale fiducia in Paolo. Quando l'ho incontrato la prima volta gli ho garantito il sostegno della Lega e del centrodestra, ma in totale libertà. Evidentemente ha un progetto di città che convince; la sinistra perde i pezzi mentre noi coinvolgiamo". 

Sul tema dei diritti Salvini ha garantito: "Io sono perché ognuno viva la sua vita privata come vuole, a me non interessa con chi andate in camera da letto questa sera ma non permetterò mai che si passi sulla pelle dei bambini: gli uteri in affitto sono una schifezza da quarto mondo, la donna non è un bancomat". 

Infine sul ballottaggio e il possibile appoggio che PD e Movimento 5 Stelle si potrebbero dare a vicenda: "Meglio che gli accordi tra PD e 5Stelle si siano chiariti subito così i torinesi sanno. Il PD ha scelto come candidato un bravo funzionario di partito, mentre noi abbiamo scelto un ottimo imprenditore. Cinque anni fa sia a Roma, sia a Torino dissi che piuttosto che continuare con il PD avrei votato Raggi o Appendino, ma non chiedo il favore indietro. Io però da ministro ho lavorato bene con Chiara Appendino. È una persona che stimo che è stata condannata in maniera folle e assurda. Condannare un sindaco per una disgrazia di piazza mi dice che c'è da cambiare la magistratura. Con lei abbiamo fatto tanti progetti: sgombero del MOI, telecamere, poliziotti di quartiere. Mai avuto un cattivo rapporto". 


 

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