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Fassino e il nuovo slogan: "Torino è avanti. Facciamola vincere"

Il 19 i torinesi saranno chiamati a scegliere il loro sindaco tra due candidati. Fassino punta su quello che ha fatto e su ciò che farà

"Torino è avanti. Facciamola vincere". Con il nuovo slogan di questa seconda parte di campagna elettorale, Piero Fassino ieri sera all'Environment Park, fra candidati consiglieri e di circoscrizione, ha indicato quale sarà la strada da seguire da qui al 19, giorno in cui i torinesi sceglieranno, tra lui e Chiara Appendino, chi sarà il loro sindaco.

"Forse non abbiamo abbastanza rivendicato abbastanza quanto abbiamo saputo fare per tenere in piedi Torino in questi anni - ha detto Fassino davanti alla folta platea di candidati consiglieri e alle Circoscrizioni -. Ed è proprio da qui che dobbiamo partire. Torino oggi è una città dinamica, con una certa solidità finanziaria. Certo. Le criticità ci sono, non ci siamo mai nascosti dietro a questo, ma se la città oggi è in grado di agganciare la ripresa è perché abbiamo saputa tenerla in piedi - continua -. E queste sono tutte cose che dobbiamo far valere nei prossimi dieci giorni". 

Non ci si lamenta del 42% dei cittadini che, tramite il voto di domenica, ha riconosciuto l'impegno a Fassino e al Pd che grazie a 50 mila preferenze in più, hanno superato di 11 punti percentuali Chiara Appendino del M5S. "Su 34 quartieri della città - sottolinea Fassino, mettendo in dubbio l'avversario che parla di consenso al sindaco uscente solo nella zona centro di Torino -, in 28 siamo vincenti".

Certo, il margine è un punto di forza che dà conferma di una certa solidità ma non è una garanzia. L'obiettivo, il 19 giugno, è quindi quello di ottenere la riconferma dagli stessi elettori ma non basta: " Ci rivolgeremo ai torinesi che non hanno votato nessuno dei due candidati al ballottaggio - ha detto Fassino -, a chi non ha proprio votato ma anche agli elettori del M5S che stavolta sono tenuti a scegliere il loro sindaco direttamente".

E insiste sulla consistenza del programma al quale hanno lavorato, nei mesi scorsi, gruppi di lavoro di 400 persone. Un programma che punta sui grandi temi del lavoro, della sicurezza - per cui potrebbe racimolare voti dagli elettori di destra -, della manutenzione della città e delle condizioni di reddito e di vita che dovrebbero essere dignitose per tutti.

E a proposito di programma non ha potuto non lanciare una frecciata alla candidata del M5S: "Stasera avrebbe dovuto esserci un primo incontro con la nostra avversaria a Matrix - ha confidato il sindaco uscente - ma lei ha preferito declinare l'invito. Forse non è così sicura? Parla sempre di trasparenza ma una cosa di sicuro è trasparente, il suo programma! ".

Di lì a poco però, Fassino ha recuperato l'aplomb sabaudo e quasi a volersi scusare: " Scherzi a parte, ho sempre rispettato gli avversari e intendo rispettare anche Chiara Appendino - chiarisce -. Non sono aggressivo, L'aggressività non mi appartiene... però se si chiede il voto per governare cinque anni, è doveroso dire ai torinesi cosa si vuole fare". 

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