Elezioni 2016, Marco Racca: “Quella maschera tricolore siamo tutti noi"
L'intervista di Torino Today al candidato sindaco di Casa Pound
Nella sede del circolo Asso di Bastoni, in via Cellini 22 a San Salvario, Marco Racca di Casa Pound sceglie di essere intervistato da Torino Today. Spiega il candidato sindaco: “Questo luogo è la nostra ‘Ambasciata d’Italia’, in un quartiere di degrado e abbandonato se stesso”.
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Sull’emergenza lavoro dice: “Proponiamo la detassazione, se non c’è lavoro il degrado rischia di mangiarsi tutto. Le zone più degradate sono quelle dove i negozi chiudono. Torino è una città che tartassa i negozianti, se abbassiamo le tasse riparte l’economia”.
In tema di microcriminalità aggiunge: “Il fenomeno va gestito con il pugno duro, tutti i progetti che parlano di sicurezza sono abbastanza fittizi. La soluzione sta nel far ripartire il commercio e usare il pugno duro su chi delinque”.
Casa Pound ha impostato la campagna pubblicitaria sulla maschera tricolore: “La maschera – sottolinea Racca - voleva far passare un concetto: mentre tutti i candidati si facevano belli mesi prima, a Casa Pund questo non importava. Noi lavoriamo 365 giorni all’anno, non solo in campagna elettorale. Quindi sono uscito con la maschera per rappresentare il popolo italiano che andava e va difeso perché è stato tradito dalle istituzioni e si sente abbandonato”.
Il sogno di Marco Racca per il futuro di Torino? “Ritrovare un popolo unito nei quartieri e unito per la città”.